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MENDRISIOMigranti, ecco dove dormiranno e come saranno sorvegliati

24.08.16 - 17:18
Il centro unico di Rancate è praticamente pronto. Le autorità rassicurano e spiegano: «Così la situazione è più semplice da gestire»
tipress
Migranti, ecco dove dormiranno e come saranno sorvegliati
Il centro unico di Rancate è praticamente pronto. Le autorità rassicurano e spiegano: «Così la situazione è più semplice da gestire»

MENDRISIO - «Il centro unico per i migranti semplifica la gestione della sicurezza». È quanto assicura Matteo Cocchi, comandante della polizia cantonale, durante la presentazione della struttura che a breve ospiterà (per una notte al massimo) i migranti in attesa di essere riammessi in Italia. «La sicurezza che oggi viene garantita nei bunker della protezione civile dislocati sul territorio - sottolinea - sarà garantita anche qua».

Oltre la videosorveglianza - Per quanto riguarda la sicurezza all'interno della struttura, tutto lo spazio (anche all'esterno) è videosorvegliato. E saranno sempre presenti gli agenti di una ditta di sicurezza privata, tra cui almeno una donna. Non è dato sapere quale sarà il numero minimo di agenti previsti sul posto, tuttavia le autorità parlano di un dispositivo che sarà costantemente adattato. «Sulla base della situazione» spiega il comandante Cocchi.

Compartimenti separati - Famiglie con bambini, uomini e donne, minorenni: dovranno dormire tutti assieme? «Gli spazi realizzati all'interno del capannone sono modulabili e permettono di gestire le varie situazioni» spiega Ryan Pedevilla, capo dello Stato maggiore cantonale immigrazione. Al piano inferiore sono presenti camerate da venti persone. Mentre a quello superiore c'è la possibilità di ospitare i migranti in spazi separati e con meno letti. «Si può per esempio pensare alle famiglie».

«Soltanto vantaggi» - Mauro Antonini, comandante delle guardie di confine, parla di economia delle forze e di semplificazione della gestione della situazione. «L'apertura dei centri di protezione civile era una dispositivo straordinario che nel frattempo è diventato ordinario: la centralizzazione era ormai diventata necessaria». E se si dovranno ospitare più di 150 migranti (questa la capacità del capannone), allora sarà possibile ricorrere in via straordinaria ai bunker della protezione civile.

I flussi migratori sono cambiati - Le domande di asilo in Svizzera sono calate. «I due terzi dei migranti che arrivano ai nostri confini vogliono proseguire il loro viaggio verso il nord dell'Europa» spiega Antonini. Ma il transito attraverso il nostro paese avverrebbe in condizioni illegali, da qui la necessità di riportare i migranti in Italia. Ed ecco dunque il centro unico per affrontare questa situazione. «Il Ticino si mostra attivo e pragmatico, sa gestire situazioni difficili, dinamiche e poco prevedibili» afferma allora il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore delle Istituzioni. E Paolo Beltraminelli, presidente del Governo ticinese, aggiunge: «Il nostro Cantone è al fronte e lavora per tutta la Confederazione».

«Non si tratta di improvvisazione» - Ora il centro unico è praticamente pronto per essere attivato. Mancano soltanto alcuni dettagli tecnici e l'allestimento della mensa. L'obiettivo è di aprire al più tardi il 28 agosto, entro l'inizio delle scuole. Nel frattempo il vicesindaco di Mendrisio Samuel Maffi, capodicastero Sicurezza pubblica, afferma che «la struttura e stata preparata senza improvvisazione: in tempi ristretti il tutto è stato pianificato attentamente». Ora si tratta, appunto, di garantire la sicurezza: «La polizia comunale di Mendrisio collabora con la Cantonale per prevenire eventuali pericoli esterni» conclude Maffi.

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