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CANTONE«Risparmiare sulla formazione? È un errore macroscopico»

24.08.16 - 11:26
L'Associazione per la Scuola Pubblica del Cantone e dei Comuni si è espressa in merito ai ventilati tagli alle Borse di Studio proposti da alcune forze politiche
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«Risparmiare sulla formazione? È un errore macroscopico»
L'Associazione per la Scuola Pubblica del Cantone e dei Comuni si è espressa in merito ai ventilati tagli alle Borse di Studio proposti da alcune forze politiche

BELLINZONA - Il comitato dell’Associazione per la Scuola Pubblica del Cantone e dei Comuni esprime «la propria preoccupazione per i ventilati tagli alle borse di studio proposti da alcune forze politiche, nell’ambito della manovra finanziaria che sarà prossimamente discussa in Gran Consiglio».

«Convertire in prestito un terzo dell’assegno concesso nei tre anni di studio per il bachelor oltre a quanto già avviene per il biennio di master sarebbe penalizzante per gli studenti appartenenti a fasce di reddito medio-basse» sottolineano il membro dell'associazione Francesco Cavalli e la co-presidente Katya Cometta, i quali specificano per conto dell'ASPCC «che tagli al settore della formazione costituiscono un’operazione in palese contrasto con il principio delle pari opportunità per l’accesso agli studi e con i concetti fondamentali che tradizionalmente governano la scuola pubblica ticinese, che si vuole aperta e solidale. Ad essere colpiti sarebbero ancora una volta i meno favoriti tra i quali magari anche dei potenziali talenti»

«La conversione, sia pure parziale, dell’assegno in prestito può infatti determinare per qualche studente la rinuncia a proseguire gli studi ma comporta in ogni caso l’accumulo di un debito che può raggiungere e superare i 25'000 franchi sull’arco di cinque anni» - rende attenti l'ASPCC.

«Questo preoccupa ancora di più alla luce dell’attuale situazione nel mondo del lavoro che, contrariamente al passato, comporta stipendi iniziali molto ridotti e situazioni di precariato. Proprio in periodi di difficoltà finanziaria per lo Stato l’unico vero investimento da addirittura potenziare è quello della formazione così da consentire di preparare le generazioni a contribuire alla crescita dell’economia. Risparmiare sulla scuola, sulla formazione è un errore macroscopico che non possiamo condividere».

«Ci auguriamo - conclude l'associazione - che il Parlamento si opponga a questa misura, confermando quelli che sono gli intendimenti enunciati da tutte le forze politiche nei propri programmi di partito e che mirano ad una formazione di qualità, aperta a tutti i giovani indipendentemente dalla loro estrazione sociale».

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