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CANTONE«Occorre un'economia sostenibile, prima che sia troppo tardi»

23.08.16 - 15:10
Numerosi gli attori presenti oggi a Bellinzona per sostenere l'iniziativa in votazione il 25 di settembre
tipress
«Occorre un'economia sostenibile, prima che sia troppo tardi»
Numerosi gli attori presenti oggi a Bellinzona per sostenere l'iniziativa in votazione il 25 di settembre

BELLINZONA - Erano numerosi gli attori presenti oggi a Bellinzona per sostenere l'iniziativa, in votazione il 25 di settembre, soprannominata "Per un'economia sostenibile entro il 2050".

Partito socialista, I Verdi del Ticino, Verdi Liberali, USS e Greenpeace, erano solo alcuni degli ospiti presenti che, alla luce dei problemi globali che riguardano le risorse e i possibili effetti irreversibili sugli ecosistemi, hanno deciso dare il proprio appoggio affinché si possa trovare un modo per ridurre l’impronta ecologica globale. Nonostante qualche dubbio.

Scetticismo verde - Seppure «l’iniziativa non chieda la luna», come fa notare la coordinatrice de I Verdi del Ticino, Michela Delcò Petralli, «il Parlamento federale ha respinto sia l’iniziativa che il controprogetto indiretto del Consiglio federale che proponeva tra l’altro la tracciabilità dei beni di consumo e la riduzione degli imballaggi».

La coordinatrice, insomma, non nasconde il proprio scetticismo circa la riuscita dell'iniziativa: «Vista l’opposizione degli ambienti economici e della maggioranza dei partiti anche a queste misure minime, è utopico pensare che si otterrà una riduzione dello spreco di materie prime e dell'impatto ambientale», ammette invitando, in ogni caso, a votare Sì all'iniziativa.

«Un cambiamento subito» - Meno fatalista il presidente del PS, Igor Righini, che - nonostante ammetta che i tempi siano stretti -, vede nel cambiamento la sola possibilità «Serve una presa di coscienza collettiva. Serve un cambiamento subito - ha sottolineato Righini -. Non c’è un solo minuto da perdere».

Anche sindacati e Greenpeace sostengono l'iniziativa - L'allerta, d'altra parte, è dettata dalle cifre. Allarmanti. «Se tutta la popolazione mondiale impiegasse la stessa quantità di risorse consumata dagli abitanti della Svizzera, ci vorrebbero 2,8 pianeti Terra per assicurare l’approvvigionamento», ha sottolineato infatti Françoise Gehring, dell'USS Ticino e Moesa ricordando che non ci sono impieghi su un Pianeta morto e invitando quindi a sostenere l'iniziativa. Come ha fatto anche Greenpeace facendo notare come, tra i problemi legati all'attuale impatto ambientale dello sfruttamento delle risorse vi sia pure il riscaldamento globale. Matteo Buzzi, di Greenpeace Ticino conclude con desiderio: «Che anche le future generazioni possano godere e apprezzare il piacevole e ospitale clima svizzero con i suoi ghiacciai e le sue stagioni come ho potuto farlo finora io».

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