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LUGANODentro la nuova stazione di Lugano

22.08.16 - 08:01
Sarà inaugurata il prossimo 11 dicembre, noi vi ci portiamo in anteprima
Foto Michel Zylberberg
Dentro la nuova stazione di Lugano
Sarà inaugurata il prossimo 11 dicembre, noi vi ci portiamo in anteprima

LUGANO - Scendere dal treno e lasciarsi conquistare dal panorama. Il nuovo atrio della stazione FFS di Lugano non è ancora terminato, ma per i passeggeri già oggi è possibile immaginare come dal prossimo 11 dicembre cambierà l’arrivo in treno sulle rive del Ceresio. «La terrazza del Ticino è ormai quasi pronta per accogliere i viaggiatori provenienti da nord attraverso la galleria di base del San Gottardo» afferma Mauro Beltrami, capoprogetto generale Stazione FFS Lugano, che ci guida alla scoperta del nuovo atrio ancora in fase di costruzione.

Più spazio per i viaggiatori - I nuovi spazi sono coperti da una pensilina di 1’200 metri quadri. Noi ci troviamo al livello inferiore (quello del sottopasso), che tra pochi mesi diventerà la piattaforma di smistamento dei viaggiatori, in arrivo e in partenza sui marciapiedi 2 e 3, come pure dei pedoni che si spostano da una parte all’altra della città. «Tutto questo spazio vuoto permetterà di far fronte all’aumento dei passeggeri, che si farà sentire in particolare con l’entrata in esercizio della galleria del Ceneri» spiega la nostra guida. Già oggi dalla stazione di Lugano passano quotidianamente 17¦000 persone. E nel 2020 saranno sicuramente più di 20¦000. «Sarà la stazione ticinese più frequentata».

Dal treno alla funicolare - Davanti a noi c’è la futura fermata della funicolare: si trova allo stesso livello del nuovo atrio. Tra il passeggero e la funicolare non ci sarà quindi nemmeno un gradino. E per scendere in città a piedi? Non sarà più necessario passare dalla passerella sopra via Clemente Maraini: accanto alla fermata della funicolare parte un sottopassaggio che permetterà di raggiungere il centro e la stazione FLP. «Lo scavo del tunnel è stato concluso proprio negli scorsi giorni».

Quattro spazi commerciali - Su due lati del nuovo atrio fanno bella mostra di sé le vetrine che tra pochi mesi ospiteranno quattro differenti attività commerciali. Cosa ci dovremo aspettare? «Ci saranno una farmacia, una cioccolateria, un’edicola-libreria e un take-away». Per raggiungere il piazzale della stazione si avranno tre scelte: un’ampia gradinata, la scala mobile o gli ascensori.

Un cantiere impegnativo - I lavori per il nuovo atrio sono partiti nel 2014. E da allora non mancano le sfide. «Per tutta la durata del cantiere, la stazione deve funzionare - ci dice Beltrami - il flusso dei passeggeri va continuamente gestito e modificato, a dipendenza dei lavori che si stanno effettuando». Per ogni cambiamento è dunque necessario un ripensamento della cartellonistica, nonché la presenza di un’assistenza alla clientela. «Sono inoltre stati particolarmente delicati i lavori di allargamento del tunnel della funicolare e lo scavo del nuovo sottopassaggio, dato che non si poteva chiudere la soprastante via Clemente Maraini» aggiunge il capoprogetto. E in questi due anni, ai bus è sempre stato garantito il passaggio sul piazzale. «L’abbiamo bloccato soltanto questo mese, ma a partire dalla fine di agosto sarà nuovamente agibile».

Altri dieci anni di lavori - Il nuovo atrio è comunque soltanto un tassello della futura stazione FFS di Lugano (si tratta del cosiddetto modulo 2). Il prossimo 11 dicembre l’atrio sarà pronto e la funicolare sarà nuovamente in esercizio. Mancherà soltanto il rivestimento del piazzale. «Il porfido rosa sarà posato la prossima estate» spiega la nostra guida. Ma per la stazione i lavori non saranno ancora finiti. Il modulo 3 (ancora da pianificare) prevede il nuovo anello stradale attorno alla stazione, l’autosilo e il nuovo passaggio pedonale di Besso. Per il modulo 4 si parla invece di varie opere relative alla tecnica ferroviaria.

 

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COMMENTI
 

Equalizer 7 anni fa su tio
Rimango esterrefatto nel vedere foto nelle quali si vede chiaramente che c'è ancora chi posa strutture per soffitti ribassati in legno (infiammabili) e poi ci appendono due tonnellate di lastre (foto 53). Pensavo che con il nuovo, andassimo avanti con la sicurezza, ma mi sbagliavo.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Se la buttavano giù e la rifacevano nuova forse conveniva di più... Qualcuno ha capito dove fanno l'autosilo?

Tiger 7 anni fa su tio
Visto che siamo il cantone delle ruspe, della speculazione edilizia e del non rispetto degli edifici storici, la stazione di Lugano può dirsi miracolata! È BELLISSIMA!

Antares46 7 anni fa su tio
...è una stazione vecchia...e vecchia rimarrà anche ristrutturata. Personalmente non mi piace, sembra una di quelle stazioni del tempo coloniale che si trovano in Sud Africa o in Nuova Zelanda. Mancano solo le carrozze con i cavalli all'esterno. Quanto sarà funzionale lo vedremo in futuro visto che di vecchia struttura si tratta e quindi pochissimi margini di cambiamenti.

nordico 7 anni fa su tio
È assodato che i negozi nelle stazioni ferroviarie hanno un rendimento per m2 significativamente migliore dei negozi nei centri commerciali, anche perchè rimangono aperti più a lungo. È una nuova strategia delle FFS che sembra funzionare a dovere. Per la cronaca in Svizzera al primo posto c'è la stazione di Berna.

Foxdilollo78 7 anni fa su tio
Bellissima!!

kavallo??STORT 7 anni fa su tio
Era brutta prima! Ora avremo l'orrido .

Tristano 7 anni fa su tio
Risposta a kavallo??STORT
Ma come ti permetti di criticare! Una volta finita, sarà molto bella e sicuramente più funzionale. Stanno facendo un ottimo lavoro. Viaggio in treno e li vedo l'evolversi del cantiere tutte le mattine. La struttura vecchia è stata perfettamente reinserita nelle strutture moderne. Saluti.

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Tristano
Vallo a dire ai cavisti ticinesi che se guardano le lastre "made in Italy" (de Roma) alla faccia di chi sostiene l'economia locale fanno il salto mortale carpiato con avvitamento. E tu come ti permetti di criticare chi critica; sei forse il fratello di Erdogan ? Saluti anca da mi ;-((

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Tristano
Chiedo venia !!! Il "travertino romano" lo useranno per quella di Bellinzona ma non è che cambi molto;D

Tristano 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Hai ragione ! Anche io sono completamente a favore dell'economia locale e non capisco perché si vada in altre direzioni. Questo mio ragionamento è esteso non solo in questo campo, bensì anche in altri. Anche io, come te, sosterrei le ditte locali. Chi ha deciso gli incarichi? Questa è la domanda.

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Anch'io ero propenso a pensare che andava aiutata l'industria locale, poi ho cambiato idea e vado a comperare tutto il possibile dove mi conviene di piu e sai perchè? Perchè è cosi fanno gli imprenditori, i negozi, commercianti e artigiani assumento il personale che a loro conviene finanziariamente (frontalieri) e fregandosene dei ticinesi che a casa rimangono in disoccupazione senza contare che anche loro vanno all'estero a rifornirsi dove costa meno. E' un giro cosi ma loro l'hanno voluto!!!!

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Da un lato hai completamente ragione quando ti riferisci che pure certi imprenditori e altri si riforniscono all'estero e questo ti ha fatto cambiare idea. Se leggi il mio Post sotto ho fatto degli esempi su come Cantone, Comuni e pure enti vari parlano bene ma razzolano male. Sul lato frontalieri però se fossi in te farei un pensierino, anzi lo hai fatto ma su questo ti scrivo qualche cosa dopo. Prima dicevano che venivano a fare i lavori che non volevamo fare noi, poi piano piano la situazione è cambiata e sono entrati nel cosiddetto "terziario" dove non penso che una nostra segretaria o un impiegato d'ufficio, mi fermo qui, non voglia fare questo tipo di attività. Certamente la colpa è da ascrivere a chi li assume lasciando a casa i nostri, ma a parte produrre o lavorare a costo inferiore cosa danno a noi ? Forse "tireranno" la nostra economia ma sono più propenso a fare l'interesse di pochi e cioè pago meno guadagno di più. Cosa lasciano i frontalieri nel nostro Cantone a parte gente che ha perso il posto di lavoro ? L'imposta alla fonte e null'altro perché non spendono un accidenti, non fanno nemmeno più benzina perché adesso costa meno da loro, portano il panino da casa e pure la Coca Cola e ci riducono a svuotare le casse di disoccupazione e di assistenza e, non da ultimo, inquinano pure. Allora io parto dal principio, rispettando l'idea altrui, che se mi danno da vivere qui in Ticino spendo in Ticino. Prendersela con loro che mettono per strada centinaia di ticinesi, grazie alla complicità di certi "nostri” datori di lavoro e poi andare a sostenere la loro economia lo trovo semplicemente un controsenso. Poi dopo uno è libero di fare quello che crede e gli conviene, ma a me danno fastidio quelli che sul Blog parlano male dei frontalieri, vanno nei supermercati poco oltre il confine e se Migros o Coop lasciano a casa 2 o 300 persone chissenefrega. Non so se il mio concetto è stato chiaro ;-))

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Tristano
Allora; prima di tutto mettiamo un pietra sopra "l'infelice" risposta che hai dato al blogger in quanto vige la libertà d'espressione e di solito si può discutere tranquillamente senza censurare nessuno (al limite quello o fa già la Redazione); quindi "amici come prima" ;-)) Sul fatto di sostenere l'economia locale ho avuto discussioni anche un po' animate con certi blogger che vanno a fare la spesa all'estero perché ritengo che se guadagno qui, ma questa è una mia opinione, sostengo l'economia che mi permette di vivere. Poi c'è chi lo fa per necessità, chi perché è a due passi dal confine e molti per motivi economici. Mi sono chiesto più volte se era giusto quello che facevo io e sbagliato quello che facevano altri e sono giunto alla conclusione che ognuno è libero di fare come meglio crede perché c'è chi predica bene ma razzola male. Si perché se vedo Cantone, Comuni e altri enti che si rivolgono all'estero per l'acquisto di materiale per opere pubbliche comincio a cambiare idea e dar ragione a chi, come privato fa la stessa cosa. Quando a Chiasso viene usato materiale che se non sbaglio viene dalla Cina per pavimentare piazze e vie, se vedi che le facciate del Lac, pagato dai luganesi e magari non solo, sono ricoperte con lastre che vengono dall'India qualche domanda me la pongo. Il "travertino romano" che sarà la pavimentazione della Stazione di Bellinzona è stato scelto dalle FFS e naturalmente, a ragione, i cavisti nostrani si sono incavolati potendo fornire materiale di qualità. Qualità che non ha quello che vogliono utilizzare le FFS perché una posa fatta a titolo sperimentale presenta già crepe e segni di degrado rapito. Il Consigliere Nazionale Fabio Regazzi ( sul problema aveva preso posizione anche Germano Mattei Granconsiglere di Montagna Viva) aveva inoltrato un'interpellanza al Consiglio Federale chiedendo lumi sulla scelta delle FFS e come risposta ha ricevuto "Il Consiglio Federale difende la scelta delle FFS sostenendo che il campione di "travertino romano" era stato sottoposto a sollecitazioni fisiche dovute di risanamento che non si ripeteranno durante l'esercizio normale (sig)" ;-(( Berna non intende quindi prendere in considerazione e valutare altro materiale e quindi le FFS non devono rivedere la loro decisione ;-(((( Regazzi ha preso atto della risposta ricevuta e su FB ha scritto : Che avesse ragione un certo poeta quando scrisse "Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione"? Per una volta sono dalla parte di Regazzi ;-))
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