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TESSERETENuova opposizione per Ewolo: «Non voglio litigare, me ne vado»

22.07.16 - 06:01
È di nuovo caos attorno al simpatico paninaro, stimatissimo dalla sua clientela. Intanto le oppositrici chiudono la porta in faccia ai giornalisti…
tio.ch
Nuova opposizione per Ewolo: «Non voglio litigare, me ne vado»
È di nuovo caos attorno al simpatico paninaro, stimatissimo dalla sua clientela. Intanto le oppositrici chiudono la porta in faccia ai giornalisti…

TESSERETE - Un’altra opposizione contro Ewolo. C’è una famiglia che a Tesserete (Capriasca) proprio non può vedere questo singolare paninaro di origini africane. Tanto che, proprio mentre l’ormai noto streetfooder stava per ottenere il permesso definitivo da parte del Municipio, è arrivata una nuova stangata. Firmata, come già accaduto un’altra volta, dalle stesse vicine di casa e dal rispettivo avvocato. «Sono amareggiatissimo – dice Christel Ewolo – nel testo dell’opposizione si dice che i miei clienti danno fastidio. Ma a me davvero non sembra. Non ho parole. Di schiamazzi se ne sentono davvero pochi». 

La storia - L’Odissea di Ewolo nasce quando a inizio 2016 è costretto a lasciare il piazzale su cui con il suo truck aveva operato per due anni. Il motivo? Su quel fondo doveva essere costruita una palazzina. A quel punto scatta la petizione popolare in modo che Ewolo, molto stimato e apprezzato dai suoi clienti, trovi una sistemazione al più presto. 

Il nuovo piazzale - Dopo l’appello lanciato su Ticinonline, si fa avanti la ditta Mondini che offre a Ewolo il suo piazzale. Ma è qui che si scatenano le nuove vicine di casa del paninaro. Parte una prima opposizione. Ed Ewolo è costretto a chiudere provvisoriamente. «A un certo punto sembrava che le cose potessero risolversi – ammette sconsolato Ewolo – e io avevo ricevuto il permesso di riaprire».

Incubo senza fine - Sembrava, appunto. Perché adesso l’incubo per il paninaro di Tesserete è ripreso. E leggendo il testo dell’opposizione spicca un dettaglio nuovo. Alcuni clienti di Ewolo avrebbero offeso verbalmente le due donne. «Mi dispiace davvero tanto – sottolinea – chi mi conosce, sa che io cerco la pace».

Il futuro - Proprio per questo Ewolo ha lanciato un appello su Facebook. «Sì, cerco una nuova sistemazione. Non voglio dare fastidio. Voglio solo continuare a fare i miei panini. Non posso permettermi di chiudere».

Un silenzio ingiustificato - Per cercare di capire meglio la vicenda, e sentire finalmente anche l’altra versione dei fatti, abbiamo suonato alla porta delle oppositrici. Ma la signora presentatasi ad accoglierci, non appena saputo che di fronte aveva due giornalisti, si è ritirata con un sorriso appena abbozzato: «Vi ringrazio, arrivederci». Un atteggiamento quantomeno ingiustificato, dopo due opposizioni. Sarebbe stata l’occasione per chiarire. Invece…

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