L'esempio nel centro Chiasso. I prezzi lievitano di 800 franchi l'anno
CHIASSO - La tassa di collegamento per i posteggi miete nuove "vittime". Non solo i dipendenti e i clienti delle aziende, ma anche numerose famiglie sembra che saranno toccate, in un modo o nell'altro dal testo accolto dalla maggioranza dei ticinesi.
Una dimostrazione in tal senso la fornisce la missiva inviata da una fiduciaria, per conto della proprietà, ai locatari degli stalli inseriti nell'autorimessa del palazzo al civico 54 di corso San Gottardo, nel cuore di Chiasso. A darne notizia è il Corriere del Ticino.
Questo il testo della lettera:
«Come lei sa, il 5 giugno 2016 il popolo ticinese ha accettato in votazione popolare l'introduzione della tassa di collegamento. Anche Tetra SA è toccata da questa nuova disposizione legislativa che entra in vigore il 01.08.2016 per cui le verrà imposto un onere cospicuo. Di conseguenza, in nome e per conto di Tetra SA, disdiciamo il contratto di locazione in essere per il 30.09.2016. La nostra mandante è tuttavia ben disposta a rinnovare lo stesso, se accettasse un aumento mensile di pigione di 65 franchi + IVA a partire dal 01.10.2016. In caso affermativo vorrà tornare la copia della presente controfirmata in segno d'accordo ed accettazione entro il 31.08.2016. In seguito verranno emesse le nuove polizze di versamento. In caso negativo il posto auto dovrà essere liberato per il 30.09.2016, restituendo chiavi ed eventuali telecomandi».
Ovvia la reazione degli inquilini e di coloro, non pochi, che usano la struttura come posteggio quando si recano al lavoro. «Ma come – lamenta qualcuno di loro – la tassa di collegamento non doveva colpire i frontalieri? Si stanno tartassando le famiglie ticinesi, tra lavoro e casa l'aggravio per l'uso dei posteggi sarà di circa 1.800 franchi all'anno. È una follia, una vera stangata in un periodo già non facile».
Fortuna vuole che non tutti abbiano deciso di procedere con degli aumenti. Come la Amtrim SA, che gestisce l'autosilo di via Bossi: «Per ora – fa sapere un addetto – non abbiamo deciso alcun rincaro. Non sappiamo se dovremo pagare la tassa di collegamento, in teoria non dovremmo, perché la stessa dovrebbe colpire i proprietari di aree di posteggio con più di 50 stalli che ora non sono a pagamento. I nostri sono già a pagamento». Molte le incerteza, insomma, a una manciata di giorni dall'entrata in vigore della tassa che diventa sempre più temuta.