Cerca e trova immobili

MERIDEScoperto un nuovo genere di pesce fossile sul San Giorgio

20.07.16 - 14:35
Il nuovo genere di fossile è stato rinvenuto in strati di età compresa tra i 242 e i 240 milioni di anni fa.
Foto Dipartimento del Territorio
Scoperto un nuovo genere di pesce fossile sul San Giorgio
Il nuovo genere di fossile è stato rinvenuto in strati di età compresa tra i 242 e i 240 milioni di anni fa.

MERIDE - Circondato da due rami del Ceresio, il Monte San Giorgio, patrimonio mondiale dell'UNESCO da ormai 13 anni, regala ancora i suoi tesori ai ricercatori internazionali.

Come riferisce il Dipartimento del Territorio in una nota diramata mercoledì, è stato individuato un nuovo genere di pesce fossile risalente tra i 242 e i 240 milioni di anni fa.

Il nuovo genere di pesce fossile è stato battezzato «Ticinolepis» e comprende due specie: la «Ticinolepis crassidens» e la «Ticinolepis longaeva». «Quest'ultima - si legge - era stata rinvenuta nel 2008 durante gli scavi condotti dal Museo cantonale di storia naturale (MCSN) a Cassina, sotto la direzione del Dottor Rudolf Stockar. Ricerche successive effettuate dal 2012 dal MCSN nella Valle di Sceltrich ne avevano portato alla luce ulteriori esemplari. A oggi, gli esemplari di questa specie - una trentina, della lunghezza di quasi 25 cm - sono conservati nello stesso MCSN e costituiscono, a livello mondiale, la collezione di riferimento di questa specie».

Per gli amanti del settore si precisa che «questa scoperta è stato appena pubblicato dalla rivista scientifica internazionale PeerJ. La descrizione anatomica dei fossili ha permesso di attribuire provvisoriamente il nuovo genere ai Ginglymodi, un gruppo di pesci diffuso nel Triassico che oggi conta solo sette specie viventi. Ulteriori approfondimenti saranno necessari per chiarirne la posizione sistematica".

Il ritrovamento di questo fossile è stato possibile grazie agli studi condotti dal Museo cantonale di storia naturale sul Monte San Giorgio in collaborazione con l’Università di Monaco di Baviera (Dr. Adriana Lòpez-Arbarello), l’Istituto di paleontologia dell’Università di Zurigo (Dr. Heinz Furrer) e il Naturmuseum di San Gallo (Dr. Toni Bürgin).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE