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LOCARNOPoche stelle sulle notti del Pardo

13.07.16 - 13:08
Dal 3 al 13 agosto al via la 69 edizione del Festival. Nessun film italiano in Piazza Grande. In concorso 17 film in prima mondiale
Poche stelle sulle notti del Pardo
Dal 3 al 13 agosto al via la 69 edizione del Festival. Nessun film italiano in Piazza Grande. In concorso 17 film in prima mondiale

LOCARNO - Siamo all'edizione 69. Il Festival del film internazionale di Locarno (dal 3 al 13 agosto) si è presentato oggi rivelando le sue carte e riconfermando l'identità di un Festival che vuole ritornare allo spirito originario della kermesse, «quello che ha dato spazio alle cinematografie meno note e a registi emergenti, quello che ha fatto di Locarno un festival di avanguardia, politico e poetico, visionario e controcorrente» ha spiegato il direttore artistico Carlo Chatrian, il quale ha aperto le presentazioni dicendo subito che questa edizione del festival è dedicata a Michael Cimino e Abbas Kiarostami. Perché?. «Perché rappresentano quel cinema che a Locarno è di casa. Cinema che legge la realtà e la trasfigura» è stato spiegato in conferenza stampa da Chatrian.

Dunque un festival che dà spazio alle cinematografie meno note. In questo senso pesa - quest'anno più che in passato - l'assenza di grandi star. Quelle che piacciono al grande pubblico. Quelle che insomma fanno cassetta. E pesa soprattutto l'assenza di un film italiano in Piazza Grande. È sempre molto difficile riuscire a portare pellicole inedite in Piazza Grande. Un po' perché registi e produzioni preferiscono altri lidi cinematografici. Ma veniamo al programma.

Piazza Grande - Molti film indagheranno su temi legati all'attualità. «Di fronte a un clima di diffidenza per l’altro, di fronte a una violenza che sembra accerchiarci, il cinema risponde con racconti che s’interrogano su questa terra inferocita» ha spiegato Chatrian. Il primo film della piazza (dopo il Prefestival con "Lo chiamavano Trinità" con Bud Spencer e Terence Hill, e "Gotthard" di Urs Egger) sarà "The girl with all the gift" di Colm McCarthy, con Gemma Arterton e Glenn Close. «Un film che riscopre nell’incontro con il diverso la scintilla che rende possibile un nuovo orizzonte», così lo ha presentato Carlo Chatrian. La stessa sera di apertura verrà consegnato il premio Excellence Award all'attore Bill Pullman. 16 pellicole dunque in Piazza. Vedremo "Jason Bourne" di Paul Greengrass con Matt Damon, ma non si sa se l'attore sarà a Locarno.  Assisteremo al ritono di Ken Loach con "I Daniel Blake". Vedremo anche l'attrice leventinese Carla Juri, protagonista di Paula, film di Christian Schwochow. Sul palco saliranno anche David Linde per ritirare il Premio Raimondo Rezzonico, l'attore Mario Adorf (di lui verrà riproposto il film del 1959 "Am Tag als der Regen kam"), per il Pardo alla carriera e Alejandro Jodorowsky a cui andrà il Pardo d’onore Swisscom.

Concorso internazionale - 17 film si contenderanno il premio. Tutti in prima mondiale. Ci sono titolo che arrivano dall’Egitto e dalla Thailandia, dalla Bulgaria e dal Portogallo, dall’Argentina e dagli Stati Uniti. Chatrian li ha definiti «film erranti», «film che ricercano il proprio soggetto andando a scandagliare il passato». Il festival accoglie artisti cari a Locarno (João Pedro Rodrigues, Tizza Covi e Rainer Frimmel, Matías Piñeiro, Yousry Nasrallah) e giovani registi che proprio da noi sono stati lanciati (Mumenthaler, Tomita), ma ospita anche artisti che Locarno ha seguito con attenzione il percorso (Ropert, Jude, Schanelec, Azevedo Gomes), o altri che sono stati scoperti nel corso della selezione (Matuszyńsk, Kristina Grozeva e Petar Valchanov, Koch, Petrova, Suwichakornpong).

«I film – ha spiegato Carlo Chatrian - sono come ponti: sul filo delle emozioni riuniscono persone diverse, mettendo in condivisione storie e frammenti di cultura. Così è il caso del laboratorio concepito da Abbas Kiarostami a Cuba, che abbiamo il piacere di presentare per la prima volta: 7 cortometraggi che dialogano con l’ultimo lavoro realizzato dal grande regista da poco scomparso».

Cinema svizzero - È un'annata felice per il cinema svizzero. Avremo un film in Piazza Grande, "Moka" di Frédéric Mermoud, due le opere in Concorso, il ritorno della vincitrice del Pardo d’oro Milagros Mumenthaler e l’esordio di un talento come Michael Koch. Due le opere in Cineasti del presente, entrambe piacevolmente legate al Ticino ("Il nido" di Klaudia Reynicke e "Pescatori di corpi" di Michele Pennetta). E un ticinese figura anche tra i 12 giovani autori svizzeri presentati in Concorso nazionale Pardi di domani, che investiga le molteplici declinazioni di una cinematografia elvetica in continua evoluzione.

Gli ospiti del Festival - Saranno inoltre presenti a Locarno, fra gli altri: Mario Adorf, Stefan Arndt, Dario Argento, Yuri Ancarani, Gemma Arterton, Lionel Baier, Nathalie Baye, Joel Basman, Jacob Berger, Paulo Branco, Mélanie Bernier, Júlio Bressane, João Botelho, Bastien Bouillon, Jean-Stéphane Bron, Valeria Bruni Tedeschi, Julie Corman, Roger Corman, Clotilde Courau, Tizza Covi, Emmanuelle Devos, Roxane Duran, Rainer Frimmel, Paz Alicia Garciadiego, Louis Garrel, Kiko Goifman, Douglas Gordon, Dominik Graf, Samir Guesmi, Josef Hader, Isabelle Huppert, Dain Iskandar Said, Alejandro Jodorowsky, Carla Juri, Dave Johns, David Linde, Giulia Lazzarini, Ken Loach, Jonas Mekas, Marie-Castille Mention-Schaar, Frédéric Mermoud, Kate Moran, Milagros Mumenthaler, Yousry Nasrallah, Bulle Ogier, Angeliki Papoulia, Antonin Peretjatko, Franco Piavoli, Matías Piñeiro, Nicola Piovani, Rafi Pitts, Bill Pullman, Edgar Reitz, Arturo Ripstein, João Pedro Rodrigues, Axelle Ropert, Nicholas Saputra, Angela Schanelec, Maria Schrader, Shahrbanoo Sadat, Cornelia Seitler, Howard Shore, Nicolas Steiner, Jean-François Stévenin, Barbara Sukowa, Rodrigo Teixeira, Jeremy Thomas, Wang Bing, Ruth Waldburger, Sean Price Williams e Midi Z.

 

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