Cerca e trova immobili

CANTONETirocini e formazione continua, si discute

01.07.16 - 10:16
Tirocini e formazione continua, si discute

BELLINZONA - Collocamenti a tirocinio, formazione continua e transizione I. Sono questi i principali argomenti di cui si è occupata, nella sua riunione del 6 giugno a Bellinzona, la Commissione cantonale per la formazione professionale (CCFP) presieduta da Nadia Ghisolfi, con la partecipazione del Direttore del DECS Manuele Bertoli.

La Commissione si è in particolare occupata:
- della campagna di collocamento a tirocinio 2016
La campagna di collocamento anche quest’anno è iniziata a novembre. Dai risultati intermedi risulta che il numero dei posti di tirocinio annunciati dalle aziende formatrici è ai livelli dello scorso anno. All’indagine devono rispondere ancora 241 aziende formatrici.

La Commissione invita pertanto le aziende a voler ancora segnalare nuovi posti di apprendistato alla Divisione della formazione professionale e all’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale affinché si possa raggiungere l’obiettivo del pieno collocamento per tutti i giovani residenti che intendono iniziare una formazione professionale di base. Si invitano inoltre i datori di lavoro e le associazioni professionali a dare priorità in caso di assunzione di apprendisti ai giovani residenti nel Cantone.

- di formazione continua
A gennaio 2017 è prevista l’entrata in vigore della nuova Legge Federale della Formazione Continua (LFCo) e della relativa Ordinanza applicativa. Si tratta di una legge quadro, che si occupa di disciplinare il campo della formazione “non formale”, rimanendo ancorate alla Legge Federale della Formazione Professionale le regole che concernono la formazione post-obbligatoria e il perfezionamento professionale “formali” (ovvero destinati al rilascio di titoli riconosciuti). La LFCo identifica una serie di principi di validità generale: trasparenza e qualità, presa in carico degli apprendimenti non formali ai fini della formazione formale, disciplina della concorrenza, sostegno ispirato al principio del finanziamento della domanda di formazione... Si propone di essere complementare/sussidiaria rispetto agli interventi già disposti dalla legislazione speciale (settoriale), come ad esempio gli interventi per l’integrazione degli stranieri, per il reimpiego dei disoccupati, per il recupero delle persone a rischio di emarginazione, etc. La LFCo identifica tuttavia un campo nuovo di intervento, in cui la Confederazione avrà competenza diretta e concorrente con i Cantoni: quello della manutenzione e dello sviluppo delle competenze di base degli adulti. In questo ambito sono previsti interventi a sostegno delle associazioni mantello che si occupano di formazione continua e il sostegno a programmi cantonali (quadriennali) di intervento nel campo delle competenze di base, elaborati secondo la procedura prevista dall’Ordinanza federale.

Per il Cantone, che dispone di basi legali coerenti e per molti aspetti più avanzate nella LorForm, la LFCo comporta l’adeguamento del regolamento della formazione professionale e continua e la definizione del Programma Cantonale in materia di competenze di base degli adulti, con la sottoscrizione dell’Accordo quadriennale con la Confederazione per la sua attuazione.

- delle soluzioni transitorie per la transizione I
Nel 2006 la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) si era prefissa di portare entro il 2015, il 95% dei giovani venticinquenni residenti in Svizzera a un diploma di tipo Secondario II. Alfine di conseguire l’obiettivo sono state definite delle linee direttive per ottimizzare la transizione tra la scuola dell’obbligo e la formazione post obbligatoria. Per questa ragione il SEFRI ha ingaggiato l’ufficio di consulenza Landert Brägger Partner con il compito di descrivere a livello nazionale lo stato dell’arte delle proposte transitorie e di fornire una panoramica globale dei partner che intervengono nelle offerte delle soluzioni transitorie dopo la scuola dell’obbligo.

Durante la riunione sono stati discussi i risultati dei principali temi trattati, quali ad esempio: le categorie dei giovani che partecipano alle soluzioni transitorie, le condizioni di partecipazione, i costi, i finanziamenti pubblici, il flusso dei partecipanti, ecc., con una particolare attenzione alla realtà ticinese.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE