Si avvicinano all’auto, sparano ai copertoni. E poi fingendo di soccorrere i conducenti, rubano tutto. La testimonianza di due coppie della Svizzera italiana
TICINO/ MILANO - Avvicinano l’auto quando è ferma al semaforo, o in un parcheggio. Sparano a una gomma, di nascosto e col silenziatore. Lo pneumatico si sgonfia a poco a poco, metro dopo metro. Più avanti, quando il conducente è costretto a fermarsi per il copertone ormai a terra, le stesse persone si rifanno sotto. Mentre una si offre di dare una mano al malcapitato, l’altro gli ripulisce l’auto. «A me è successo qualche mese fa – racconta Luigi C., di Lugano –. Ero in macchina con la mia ragazza, ci hanno portato via portafoglio e cellulare senza che nemmeno ce ne accorgessimo. In pochissimi secondi».
Targhe straniere a rischio - Automobilisti ticinesi sempre più a rischio per le strade di Milano. Soprattutto di sera. «Purtroppo – conferma Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero (TCS) – sentiamo parlare di simili casi con una certa frequenza. Il problema è che i conducenti continuano a banalizzare le situazioni di pericolo».
Semaforo fatale - È accaduto anche qualche giorno fa a una coppia di Ascona. «Ero alla guida – racconta Christian V. – e mia moglie era seduta accanto a me. Ci hanno colpiti mentre eravamo al semaforo, verso le 22.30. All’inizio non mi sono accorto del danno. Anche se avevo sentito un piccolo scoppio provenire dall’esterno».
Disagi a non finire - Dopo circa un chilometro la coppia è stata costretta a fermarsi. «Il colpo non è andato a segno solo perché mia moglie era presente e ben vigile – dice lo sfortunato asconese –. Quando abbiamo portato via l’auto col carro attrezzi erano le 23.45. Abbiamo trovato un taxi che ci ha riportati a Lugano per 240 franchi. Abbiamo dormito in un albergo e il giorno successivo siamo rientrati ad Ascona con i mezzi pubblici. Non solo ti derubano. Ma ti trovi poi catapultato in una serie di problematiche fastidiose».
Critiche pesanti - Ed è proprio su questi aspetti che Gazzola si mostra parecchio critico. «A volte ci si ritrova a dovere combattere contro l’ottusità di certi agenti di polizia. Vengono sul posto e nemmeno ti aiutano. Oppure in centrale, mentre fai la denuncia, sminuiscono la circostanza. La realtà è che certe cose bisogna prevenirle. Perché una volta che ci si entra, i fastidi sono infiniti».
Assicurazioni - L’assicurazione coprirà i danni causati dal vandalismo e le spese di “rimpatrio” di Cristian V. e di sua moglie. «Questi malviventi – riprende Cristian V. – non si rendono conto che oltre al furto creano disagi enormi alle persone. Il tassista che ci ha riportati in Svizzera ci ha detto che queste cose succedono spesso, soprattutto con persone straniere, con targhe non italiane».
Denunce - Da tempo la polizia milanese è alle prese col problema. Tra i malcapitati ci sono anche italiani. E sono numerose le denunce inoltrate alle autorità locali sugli episodi legati al “trucco della gomma forata”. In alcuni casi sono pure state arrestate delle persone.
“Modus operandi” - Il disagio, tuttavia, è ben lungi dall’essere risolto. «Anche perché – evidenzia Luigi C. – sono tante le bande che portando avanti questo “modus operandi”. Mi è stato spiegato chiaramente in polizia. E nella stessa carrozzeria milanese a cui ho affidato l’auto dopo l’episodio, mi hanno detto che solo nell’ultimo periodo avevano avuto a che fare con ben quattro situazioni analoghe alla mia».
I consigli per le vacanze - Ma come si può evitare di cascare in simili trappole? Gazzola è chiaro: «Il periodo estivo è tra i più delicati. C’è tanta gente che si sposta. Confusione. Non bisogna mai fidarsi di persone che si avvicinano a voi e vi dicono “avete una gomma a terra” o qualcosa del genere. Così come quando si parcheggia, bisogna sempre avere l’auto sott’occhio. Occorre evitare ad esempio di posteggiarla in un vicolo sperduto. E anche di lasciarla aperta, o con documenti, borsellino e cellulare visibili. Con simili premesse le assicurazioni nemmeno rispondono». Infine, un ultimo consiglio fondamentale. «C’è gente che viaggia senza avere una protezione giuridica o un’assistenza all'estero. E in quei casi basta un banale furto per scatenare una telenovela infinita».