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LUGANOAccuse alla Caritas: «Per dei mobili, mi hanno chiesto soldi in nero»

27.06.16 - 07:48
Il direttore Roby Noris replica: «Casi isolati»
Accuse alla Caritas: «Per dei mobili, mi hanno chiesto soldi in nero»
Il direttore Roby Noris replica: «Casi isolati»

LUGANO - Il direttore di Caritas Ticino Roby Noris lo ammette: qualche caso – «ma raramente» – capita. L'ente benefico ha dato lavoro nel 2015 a qualcosa come 900 disoccupati. Il 20 per cento in più rispetto all'anno precedente. In mezzo a questo numero, aggiunge, «non posso escludere che qualcuno abbia combinato qualche piccolo pasticcio. Le segnalazioni, rare, arrivano». Con «pasticcio» si intende l'atto di chiedere pagamenti in nero, in cambio dello sgombero a domicilio di mobili destinati ai mercati benefici di Pregassona o Giubiasco.

Le testimonianze - A raccontarlo a tio.ch/20minuti due donatori, uno del Sottoceneri e l'altro del Sopraceneri i quali, in momenti diversi, hanno deciso di regalare alla Caritas il mobilio di casa. «Sono rimasto scandalizzato» racconta uno di loro. «Durante il sopralluogo uno degli addetti mi ha chiesto un contributo di centinaia di franchi, e quando mi sono offerto di fare un bonifico mi sono sentito rispondere di no, che accettavano solo contanti, perché “altrimenti tocca pagare l'Iva”». 

«Non è la prassi» - Accuse pesanti, a cui però «non corrisponde assolutamente una prassi» replica Caritas. Anzi: «Il nostro regolamento al riguardo parla chiaro – precisa Noris – per quanto riguarda i contributi in denaro, che servono a coprire le spese di smaltimento qualora un mobile donato non sia rivendibile, emettiamo regolari fatture seguendo un preciso tariffario». 

Qualche incomprensione - Dipendenti furbetti a parte (perché di furbetti isolati si tratterebbe) il problema per Caritas è un altro: «Riceviamo a volte lamentele da parte dei donatori di mobili perché – continua il direttore – alcuni non capiscono che i mobili vecchi o non rivendibili sul mercato per noi sono un costo». Ma come, si chiedono i donatori, con tutti i poveri che ci sono, un divano è sempre un divano. «È proprio qui l'errore. La realtà è che in Ticino il povero che accetterebbe un mobile qualsiasi non esiste. Esiste l'esclusione sociale, la disoccupazione. Il rimedio è creare occupazione, cosa che noi facciamo con i ricavati delle vendite. Ma bisogna, appunto, che i mobili siano vendibili» conclude Noris.

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COMMENTI
 

mariposa 7 anni fa su tio
, il fatto di chiedere soldi per portare via dei mobili è vero. Sono venuti a vedere quanto e cosa volevamo regalare (ci dispiaceva buttare perchè ancora in buonissimo stato) Siccome i mobili non erano "moderni" ci hanno risposto che non li volevano e che se volevamo che li portassero via avremmo dovuto pagare. Ovviamente non l'abbiamo fatto e i mobili che avevamo da regalare li abbiamo regalati in altro modo. Comunque questa non è solo una prassi della caritas ma anche Emmaus fa la stessa cosa.

nessuno 7 anni fa su tio
oggi non è più così, la caritas prima di portalo s casa lo esamina e pensa a quanto può venderlo. se l'è un afari stracc al la vö MIA

sedelin 7 anni fa su tio
smentisco quanto dichiarato da roby noris riguardo al fatto che nessuno prende un mobile non vendibile, in effetti di persone indigenti che accettano qualsiasi cosa purché funzionale e funzionante è PIENO il povero ticino. che poi all'interno della struttura ci siano anche dei ladri non sorprende, visto che anche di ladri è pieno il mondo (ceo di varia natura, dirigenti sportivi, proprietari, cittadini comuni, ecc ecc ecc ecc......................) ecco: c'è chi accetta qualsiasi cosa in dono e chi ruba per far la vita da nababbo.

Thy 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Se interpreto bene le parole di Noris...la caritas non regala nulla ma rivende. Se è cosi...alla caritas non interessa chi non soldi ma solo chi ne ha abbastanza per essere loro cliente... Spero di sbagliarmi ma a me sembra che abbia detto proprio questo. Carità(s) a pagamento

Thor61 7 anni fa su tio
Leggendo quanto scritto da Monica di FB collegandolo al servizio non faccio molta fatica ad immaginare quanti "Furbetti" (Alcuni li chiamerebbero LADRI) esistenti che gravitano intorno alla "Caritas" Un VERO povero comunque se necessita di un mobile lo PRENDE se è GRATIS e NON VENDIBILE (Come scritto nel fine articolo), solo una schifezza rotta e inutile NESSUNO la vorrebbe.
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