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LUGANOStese un bagnino al Lido nel 2009: condannato uno dei 5 del delitto Odescalchi

22.06.16 - 17:06
Lesioni semplici e lesioni colpose gravi, 60 aliquote sospese con la condizionale per un 27enne di origini ucraine: «Ero immaturo»
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Alcuni figuranti ricostruiscono i fatti di via Odescalchi
Alcuni figuranti ricostruiscono i fatti di via Odescalchi
Stese un bagnino al Lido nel 2009: condannato uno dei 5 del delitto Odescalchi
Lesioni semplici e lesioni colpose gravi, 60 aliquote sospese con la condizionale per un 27enne di origini ucraine: «Ero immaturo»

LUGANO - Un furgone bianco parcheggia davanti alla Pretura penale di Bellinzona. Accompagnato da due agenti della Polizia cantonale, ne scende Y.Z, 27enne svizzero di origine ucraina. È la prima volta che il ragazzo esce dal carcere La Farera, dopo l’arresto lo scorso ottobre per il sospetto di appartenere al manipolo di uomini che durante un’imboscata uccise un 36enne portoghese a Chiasso, nella tristemente famosa Via Odescalchi.

Picchiò un bagnino del Lido - Oggi a Bellinzona, Y.Z era invece chiamato a rispondere di lesioni semplici e lesioni colpose gravi. Nel giugno del 2009, durante una banale discussione per una granita bevuta a bordo piscina, sferrò un pugno a un bagnino del Lido di Lugano. La vittima cadde sbattendo il capo sul cemento, smise di respirare e rimase senza sensi per qualche minuto. Le perizie hanno rilevato che, ancora oggi, l’ex bagnino soffre di una sindrome post-traumatica da stress e di una cefalea cronica post-traumatica che ne determinano una parziale incapacità lavorativa

«Un pugno neanche tanto forte» - «Un mezzo gancio destro», così l’imputato ha descritto il colpo che inferse al bagnino. All’epoca dei fatti, durante l’interrogatorio, lo descrisse come «neanche tanto forte». Il giovane in passato era dedito alla boxe e ciò renderebbe, secondo la vittima e il suo avvocato Mario Branda, anche più grave e soprattutto consapevole il gesto. «Ha praticato pugilato per un solo anno», ha ribattuto il difensore Mario Bazzi.

Non era la prima volta - A pesare sulle spalle del 27enne c’è già un precedente. Il 23 dicembre del 2007 stese, sempre con un solo pugno, un altro uomo. Anche in questo caso la vittima finì a terra priva di sensi. All’imputato non mancano infatti le doti fisiche: 188 cm di altezza e, ai tempi, 82 chilogrammi di peso. «Avevo appena finito il militare», ha commentato. In quel primo caso fu condannato per lesioni semplici.

Via Odescalchi - Poco prima del processo, cogliamo una domanda sussurrata dal giovane al suo legale: «Saremo qui anche per l’altro processo?». La risposta è no: l’altro processo, infatti, sarà per assassinio, reato per il quale dovrà rispondere (con altri 4 imputati) davanti alle Assise criminali, a Lugano. Ci saranno molti imputati e molta stampa, gli risponde l’avvocato, non sono cose che capitano spesso in Ticino. La data del processo, veniamo a sapere, non è ancora stata fissata

«Ero immaturo» - La difesa ha sottolineato più volte l’atteggiamento collaborativo dell’uomo. L’imputato si è anche scusato con la sua vittima presente in aula: «Ero immaturo. Ho sbagliato, mi dispiace, non era mia intenzione fare così male».

«Facilità alla reazione violenta» - Il verdetto ha ritenuto l’imputato colpevole di entrambi i reati. È stata invece respinta la richiesta dell’accusatore privato di una condanna per lesioni personali gravi. Nelle sue motivazioni, il giudice Marco Kraushaar ha sottolineato «una certa facilità alla reazione violenta» dell’uomo.

Attenuanti - Tre motivi hanno spinto il presidente della Pretura penale ad abbassare la pena richiesta da 90 a 60 aliquote giornaliere da 30 franchi (1800.-) sospese con la condizionale e da 1’000 a 350 franchi di multa. In primo luogo, secondo un testimone, il bagnino durante la discussione disse: «Ti spacco la faccia». Il giudice l’ha ritenuta una provocazione. Vi è inoltre la durata spropositata del procedimento: quasi 7 anni, tra soli sei giorni sarebbe intervenuta la prescrizione. E infine, qui l’unico accenno in tutto il giorno ai fatti di via Odescalchi, «la sua attuale situazione personale». Dopo il procedimento, infatti, il condannato è risalito sul furgone bianco della Cantonale, direzione La Farera, dove deve prepararsi a un processo le cui conseguenze potrebbero essere ben diverse.

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COMMENTI
 

Diavel72 7 anni fa su tio
complimenti per l'italiano

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Un processo dopo 7 anni per una cosa tanto semplice?... Pegggio che in itaglia!!!

Mac67 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
il bagnino ha ripercussioni ancora oggi, ci sono dei precedenti, altro che aliquote sospese, dovrebbe esserci una recidiva ed un aggravio di pena, in un parse nel quale i giudici sappiano fare il proprio mestiere senza pietismi bari
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