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BIOGGIO«Per ogni azienda c’è la ricetta giusta»

24.05.16 - 12:11
Il Cantone ha dato il via al piano di mobilità per il comparto Bioggio-Manno
Tipress
«Per ogni azienda c’è la ricetta giusta»
Il Cantone ha dato il via al piano di mobilità per il comparto Bioggio-Manno

BIOGGIO - «Do the right mix: la mobilità combinata è la scelta vincente». È con un sostegno attivo alle aziende presenti nel comparto di Bioggio e Manno che si vuole dare un taglio ai problemi di mobilità presenti nell’intero comparto. Il Cantone ha infatti ufficilamente dato il la al piano di mobilità aziendale per l’area in questione, il primo a livello ticinese (e forse anche nazionale) che è pensato per un intero comparto. «Abbiamo deciso di cominciare da qua, perché si tratta di un comparto nevralgico che negli scorsi decenni ha conosciuto un notevole sviluppo socioeconomico» ha spiegato stamattina in un incontro con la stampa Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio. «In quest’area - ha sottolineato - si contano 665 aziende, per un totale di circa 10’000 impiegati, il 60% di questi utilizza la propria auto per raggiungere il posto di lavoro».

Un modello virtuoso e duraturo - Car pooling, bike sharing, traporti pubblici, navette aziendali. «Le soluzioni esistono e sono già sperimentate, ma si tratta di capire come svilupparle perché siano un valore aggiunto per il comparto in questione» ha detto Davide Marconi di Planidea Sa, che si occupa del progetto. «L’obiettivo è di avviare un modello virtuoso e duraturo: daremo alle aziende la nostra assistenza attiva, le seguiremo nell’implementazione delle soluzioni che rispondo meglio alle loro esigenze, adotteremo mezzi di promozione che comprendono anche WhatsApp e un numero verde». Insomma, l’intenzione è di trovare la ricetta giusta per ognuna delle ditte coinvolte nel progetto. E si parla di almeno 35 aziende con oltre cinquanta collaboratori. «Tutte sono invitate a prendere parte al progetto, a sedersi a questo tavolo» ha aggiunto Federica Corso Talento della Sezione della mobilità.

Quei soldi che nessuno chiede - «C’è un fondo di due milioni di franchi a favore a disposizione delle aziende che si impegnano a favore della mobilità. Per ora non ci sono state richieste». Secondo Corso Talento la difficoltà nel distribuire i soldi è dovuta al fatto che chi ne fa richiesta «deve dimostrare concretamente di togliere parcheggi e introdurre altre misure per il miglioramento della situazione». Il consigliere di Stato Zali ha ribadito che si tratta ancora di una questione di mentalità: «Ci sono aziende che da anni mettono a disposizione gratuitamente l’abbonamento Arcobaleno, ma i dipendenti non lo prendono, continuano a utilizzare il proprio mezzo privato».

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