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LUGANOInquinamenti della Roggia Scairolo: «Troppi». Si passa all'azione

16.05.16 - 11:14
Ben 11 casi dal 2014. Nuova strategia per contrastare questo fenomeno
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Inquinamenti della Roggia Scairolo: «Troppi». Si passa all'azione
Ben 11 casi dal 2014. Nuova strategia per contrastare questo fenomeno

LUGANO - Negli ultimi anni la Roggia Scairolo, il corso d’acqua che attraversa il Pian Scairolo sul territorio di Lugano, Collina d’Oro e Grancia, è stata più volte interessata da inquinamenti delle sue acque. Dal 2014 ad oggi si contano ben 11 casi di inquinamento medio-gravi - 3 di questi hanno comportato anche una moria di pesci - per i quali è stato richiesto anche l’intervento del picchetto inquinamenti della Sezione protezione aria acqua e suolo del Dipartimento del territorio.

A tali casi se ne sono aggiunti altri classificati come piccoli inquinamenti, che non hanno necessitato un supporto tecnico per gli enti di primo intervento. Decisamente troppi per questo ruscello di pianura lungo poco più di 5 chilometri.

A fronte di questa preoccupante tendenza, il Dipartimento del territorio (DT), anche sullo stimolo delle Autorità locali, ha convocato in data 11 maggio 2016 una riunione con tutte le parti coinvolte:
- Comune di Lugano,
- Comune di Collina d’Oro,
- Comune di Grancia,
- Consorzio depurazione delle acque del Pian Scairolo,
- Consorzio manutenzione delle arginature del Pian Scairolo,
- Ministero Pubblico,
- Polizia cantonale - reparto speciale lacuale,
- Pompieri di Lugano,
- Ufficio della protezione delle acque dell’approvvigionamento idrico, DT
- Ufficio della gestione dei rischi ambientali e protezione del suolo, DT
- Ufficio della caccia e della pesca, DT
- Società di pesca “La Ceresiana”.

Tempistica ottimale - Il primo punto emerso da questo incontro evidenzia un aspetto positivo: la tempistica d'intervento da parte degli enti di primo intervento - Pompieri e Polizia – è ottimale, così come il picchetto contro gli inquinamenti istituito dal Dipartimento del territorio, a loro supporto nei casi di una certa gravità. Ciò permette di limitare, per quanto possibile, il pericolo per la popolazione e l’ambiente, oltre ad identificare le responsabilità ma soprattutto l’origine dell’inquinamento.

Quest’ultima è fondamentale in quanto nei casi in cui non è possibile identificare l’autore materiale, il Ministero Pubblico ha la possibilità, a determinate condizioni, di rendere eventualmente responsabile anche sul piano penale la singola società o ditta.

I responsabili - In relazione alla casistica citata dal 2014, si informa che per 7 casi sono stati identificati i responsabili, per 3 casi l’origine è tutt’ora ignota e per 1 caso sono in corso delle indagini su situazioni sospette.

Nuova strategia - Dopo discussione tra le parti, è stata convenuta una nuova strategia per contrastare questa preoccupante serie di inquinamenti. Il Dipartimento del territorio, in collaborazione con i Comuni di Lugano, Collina d’Oro e Grancia, procederà a un’ampia informazione all’indirizzo di tutte le attività industriali e artigianali presenti nel bacino che gravita sulla Roggia Scairolo, allo scopo di sensibilizzarle e responsabilizzarle. A tale proposito saranno riproposti sia la campagna nazionale di sensibilizzazione promossa dall’Associazione svizzera dei guardapesca “Sotto ogni tombino si nasconde un corso d’acqua”, sia il flyer informativo del DT sul tema “Prodotti chimici e prevenzione degli inquinamenti”, oltre ad altri contenuti e modalità ancora da definire.

Altre azioni - In funzione della futura casistica degli inquinamenti, non si escludono altre azioni. Per ottimizzare le modalità d'intervento, è stato deciso di completare e uniformare le informazioni di cui dispongono i singoli Comuni e il Consorzio depurazione delle acque del Pian Scairolo, relative in particolare ai tracciati e ai numerosi collegamenti delle canalizzazioni private e pubbliche che sono interrate, in modo da mettere a disposizione di tutte le Autorità di primo intervento una documentazione univoca e completa.

Questo aspetto assume maggiore importanza considerato che quasi tutti gli inquinamenti hanno avuto origine da una immissione in una delle numerose griglie/caditoie/tombini delle acque piovane presenti sulle superfici pavimentate come piazzali, strade, ecc…, e sono stati successivamente veicolati verso la Roggia Scairolo dalle relative condotte di scarico.

Sarà inoltre ampliata la procedura da adottare in caso di inquinamenti e in funzione della gravità degli stessi, con il coinvolgimento del referente tecnico del Consorzio per la depurazione delle acque del Pian Scairolo e con un elenco su chi informare dell’accaduto.

Questi nuovi compiti sono stati affidati ad un gruppo ristretto e tutte le parti coinvolte resteranno costantemente aggiornate. L’obiettivo è quello di assicurare, da parte di tutti, la dovuta sensibilità e prudenza nello svolgimento di qualsiasi attività e di predisporre quanto necessario per identificare e perseguire i responsabili di questi delitti ambientali.

Questa strategia è stata concepita in modo particolare per il comprensorio del Pian Scairolo, ma in futuro potrebbe essere adottata anche in altre situazioni qualora ve ne fosse la necessità.

Il monito del DT - Il Dipartimento del territorio coglie infine questa occasione per ricordare che gli inquinamenti possono colpire tutte le nostre acque di superficie e che semplici gesti e una informazione di base possono aiutare a proteggere questa nostra preziosa risorsa.

Si rammenta che tutte le griglie/caditoie/tombini delle acque piovane hanno unicamente la funzione di evacuare le acque meteoriche raccolte sulle superfici impermeabilizzate. Esse non hanno altre funzioni e soprattutto non sono dei punti di scarico per le acque usate o delle pattumiere. In caso di inquinamento delle acque avvisare immediatamente la Polizia cantonale (117) o i Pompieri (118).

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COMMENTI
 

bm51 7 anni fa su tio
Quado prendono i responsabili, far pagare tutte le spese avute per la sistemazione, in seguito una multa pari almeno a 20 volte le suddette spese.

moonie 7 anni fa su tio
ah bricconcelli bricconcelli... vi mandiamo un volantino, così fate i bravi eh, tutto a posto.

siska 7 anni fa su tio
..noo verde marcio da inferno primordiale!

mgk 7 anni fa su tio
Lo troveremo rosso come i fiumi del belpaese

Foxdilollo78 7 anni fa su tio
Mah... e cosa scriveranno sulle circolari: "Si rammenta che gettare materiale inquinante liquido e' severamente proibito"?? ...e gli inquinatori? Sono esclusivamente i grandi distributori e le aziende lungo il fiume?? Bah... Riorganizzare i canali per le acque piovane mai?? BLA BLA BLA e' sicuramente meno caro...

Gus 7 anni fa su tio
Le solite riunioni inutili del DT: e nüm a pagum. Avessero, in passato, applicato delle multe signifcative il problema sarebbe già risolto. Perché non l'hanno fatto? Facile immaginarlo!
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