Arriva la licenza edilizia per il progetto del Patriziato. Ma il sindaco continua a non crederci: «Abbiamo la spiaggia e il lago. A noi andava bene anche così»
ASCONA - Via libera per la piscina al Lido patriziale di Ascona e, di conseguenza, a un nuovo concetto di balneabilità nella località locarnese. Luce verde almeno per quanto riguarda la licenza edilizia, rilasciata dal Municipio proprio negli scorsi giorni. Una decisione che fa felice Rachele Allidi, presidente del Patriziato, promotore del progetto. «Nella migliore delle ipotesi - dice - vorremmo riuscire ad aprire la nuova piscina entro l’inizio della prossima stagione. Al più tardi entro quella successiva».
Una lunga storia - Un’idea che arriva da lontano. E che nasce nei primi anni 2000. Oltre un decennio di discussioni. Un primo studio di fattibilità, del valore di 30.000 franchi. Altri 170.000 franchi stanziati per la progettazione di dettaglio dell’opera. La scelta, nel 2013, di affidarsi al progetto dell’architetto luganese Aurelio Galfetti. «E ora - conferma Allidi - finalmente sappiamo che dal punto di vista edile possiamo procedere».
Scetticismo - Il costo dell’opera sarà interamente assunto dal Patriziato. Dal Comune infatti non arriverà alcun tipo di finanziamento. «Non ci è stato chiesto niente - precisa il sindaco Luca Pissoglio -. E poi il Municipio non ha mai dato un sostegno pieno a questo progetto. Personalmente ritengo che abbiamo un bel lago e una bella spiaggia. Andava bene così, potevano bastare quelli».
Una grande opportunità - Insomma, l’idea di dare un nuovo look al Lido patriziale non fa l’unanimità. «Eppure - sostiene Allidi - una volta ultimo si avrà una visione molto gradevole di tutta l’area. Il Lido sarà ancora più attrattivo dal punto di vista turistico e ricreativo. E non solo per la nuova piscina di 25 per 12 metri».
Futuro da scrivere - Accanto sorgerà infatti anche una piscina circolare per bambini, munita di scivolo e di altre attrazioni. «Ma vogliamo rivalorizzare un po’ tutto il Lido - ribadisce Allidi -. Ovviamente la piscina olimpionica rappresenta il primo tassello. Col tempo andremo oltre».
Dettagli - Allidi guarda al futuro con un certo ottimismo. «Bisognerà calcolare tutto molto bene. Non vogliamo influire sull’attività ordinaria del Lido. Quindi tutti i lavori dovranno essere fatti durante il periodo di chiusura. Dovranno anche essere affidati gli appalti». Bocca cucita sul capitolo costi. «Prossimamente porteremo il credito di realizzazione in assemblea. Ne parleremo».