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Un’inversione di tendenza è stata registrata per quanto riguarda il trimestre dell’anno precedente
LUGANO - Continua ad aumentare il numero dei frontalieri. In Ticino è aumentato dello 0,3%, rispetto allo scorso trimestre, raggiungendo una quota di 62’647. Tuttavia, il corrispettivo del trimestre dell’anno precedente risulta essere in deflessione dello 0,5%.
In Svizzera, capolista tra i paesi di provenienza è la Francia, con 166’691, numero che ha avuto un incremento del 4,9 % rispetto a un anno fa. Segue l’Italia (69’930), la Germania (59’796), l’Austria (8’044), e infine ci sono 1784 lavoratori di altre nazionalità, con un aumento del 5,0% rispetto a tre mesi fa e del 21.8% in confronto all’anno scorso.
Nella Confederazione è il settore terziario quello che offre una maggiore occupazione per i frontalieri, il numero ammonta a 190’373, in aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e ben del 6,0% in riferimento a un anno fa. Il livello di occupazione è seguito dal settore secondario, con 113’929 frontalieri (-0,3% rispetto a tre mesi fa) e infine dal settore primario con 1’943 lavoratori provenienti da oltre confine.
Tra le professioni prevalgono le tecniche equivalenti, numero rimasto stabile in confronto al precedente trimestre, mentre rispetto all’anno scorso ha visto un incremento del 6,0% la figura dell’impiegato d’ufficio.
