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La giovane affronterà un percorso di recupero nella struttura protetta in cui vive con il suo bambino
LOCARNO/BERGAMO - Il Tribunale dei minori di Brescia ha revocato la misura cautelare in carcere alla 17enne locarnese di origine kosovara coinvolta nell’uccisione di una 19enne nella bergamasca. Lo riporta La Regione.
La giovane era stata accusata di concorso morale nel delitto durante il quale un 27enne marocchino aveva ucciso la moglie 19enne con 24 coltellate perché quest’ultima non gli concedeva il divorzio. Accadde il 2 giugno scorso.
La ticinese, amante del ragazzo con cui conviveva e con il quale ha avuto un figlio lo scorso settembre, sarà quindi libera e non avrà più conti in sospeso con la giustizia italiana. È stato programmato un percorso di recupero dalle assistenti sociali della struttura protetta in cui vivono la ragazza locarnese e il suo bambino.
Teresina Zucchetti, legale della 17enne, ha spiegato che «le verifiche sono state tutte positive. Le assistenti sociali hanno presentato le relazioni sulle capacità della mia assistita, del modo con cui cresce il bambino, della consapevolezza di dover seguire il programma di recupero».
La giovane ha ribadito: «Non posso buttare via questa opportunità. Nella struttura in cui sono, mi trovo bene. Sono aiutata sotto ogni aspetto».
Per il 27enne sono stati chiesti dall’accusa 30 anni di carcere. La ragazza non ha voluto che riconoscesse il figlio.
