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CANTONEIl "sì" alla tassa di collegamento sul sito del Cantone? «È inopportuno»

02.05.16 - 06:00
Criticata la campagna che il Governo fa online. Il cancelliere: «Sono informazioni che mancavano»
Ti-Press
Il "sì" alla tassa di collegamento sul sito del Cantone? «È inopportuno»
Criticata la campagna che il Governo fa online. Il cancelliere: «Sono informazioni che mancavano»

BELLINZONA - «Un chiaro “sì” alla modifica della legge sui trasporti pubblici». È quanto dice il Governo ticinese direttamente dal suo sito internet. Basta infatti collegarsi a www.ti.ch per ritrovarsi davanti a un vistoso banner che rimanda a un’articolata pagina interamente dedicata all’oggetto cantonale in votazione il prossimo 5 giugno. Il messaggio del Consiglio di Stato in merito alla cosiddetta tassa di collegamento, già approvata dal Parlamento lo scorso autunno, è chiaro. E sul sito gli argomenti a sostegno dell’oggetto sono elencati in maniera esauriente. Con tanto di opinioni tratte dai quotidiani ticinesi.

«Utilizzo unilaterale del sito» - Il tutto è però stato pubblicato online proprio con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale. E senza inserire le tesi dei contrari alla tassa di collegamento. Questo non va giù ai referendisti, che in poche settimane erano comunque riusciti a raccogliere ben 24’016 firme di cittadini. «È un’operazione assolutamente inopportuna» ci dice da parte sua Paolo Pamini (AreaLiberale), uno dei sei deputati che in Parlamento avevano votato contro la modifica della legge sui trasporti pubblici. «Si tratta - continua - di un utilizzo unilaterale del sito web del Cantone a sostegno della tassa sui parcheggi».

Spazio a tutti, ma nell'opuscolo - Lo Stato - secondo Pamini - avrebbe dovuto dare spazio anche «alle argomentazioni del comitato che sostiene il referendum», così come previsto dal regolamento d’applicazione della legge sull’esercizio dei diritti politici. Il testo concerne infatti l’informazione fornita in vista di votazioni popolari cantonali e comunali. Ma nello specifico si tratta dell’opuscolo informativo distribuito assieme al materiale di voto. «Il regolamento si può comunque interpretare» conclude Pamini.

«È stata colmata una lacuna informativa» - La vede diversamente il Cantone. «Il Dipartimento del territorio ha ritenuto che sul sito andasse colmata una lacuna informativa» ci spiega infatti il cancelliere di Stato Giampiero Gianella. «Un’informazione specifica sulla tassa di collegamento, con tanto di obiettivi e portata dell’oggetto in referendum, non era presente online». Le diverse opinioni, ricorda infine Gianella, saranno comunque disponibili nell’opuscolo elettorale.

La Confederazione su YouTube - Sempre in vista delle votazioni del prossimo 5 giugno, anche il Governo federale è stato criticato per una questione simile. Come riferito da 20 minuti/tio.ch la scorsa settimana (vedi articolo correlato), la Confederazione ha infatti pubblicato su YouTube dei brevi filmati per spiegare gli oggetti in votazione. Video in cui lo spazio concesso ai contrari è estremamente risicato.

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COMMENTI
 

GI 7 anni fa su tio
Certo che "legare" lo sviluppo del trasporto pubblico.......all'incasso di nuove tasse......gran trovata ! Pare impossibile riuscire a contenere da qualche parte i costi......ma, ovvio, tutti DEVONO avere.....bla, bla, bla Nessuna rinuncia.....tanto paga pantalone.....

Lore62 7 anni fa su tio
Risposta a GI
La soluzione c'era già in passato, e senza penalizzare minimamente chi VIVE qui !

patrick28 7 anni fa su tio
Via la tassa di collegamento. Lega sempre con nuove tasse !!

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
detta da te una cosa simile.... :)

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Sono di centro-sinistra, ma a me questa tassa non piace.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
sono leghista, e non piace nemmeno a me ;-)

GroundZero 7 anni fa su tio
Anche i cartelloni anonimi contro il salario minimo erano inopportuni!

bm51 7 anni fa su tio
Stiamo andando alla deriva con un regime tipo colonnelli (vedi Zali). Se non si riesce con le buone si impone. Mah!

ZioSam 7 anni fa su tio
Il governo é veramente ipocrita. Da una parte hanno sostenuto la costruzione del più grande generatore di traffico del cantone, e mi riferisco al raddoppio del tunnel del Gottardo che portera traffico motorizzato da tutta europa. E poi, sempre con la scusa dei genratori di traffico vuole punire le imprese, i lavoratori e le famiglie ticinesi colpevoli di contribuire alla crescita del traffico????? Ipocrisia all'ennesima potenza del dipartimento del ministro leghista!

vulpus 7 anni fa su tio
Il DT dimostra nuovamente di esere allo sbaraglio con questa iniziativa fiscale, che ,purtroppo nonostante il blaterare che ha fatto è unicamente di carattere fiscale. Il debito di gestione è sfuggito di mano e ora con questi mezzi, tipici della sinistra,quando vogliono penalizzare il cittadino, appioppano tasse. Non serve a nula, non diminuirà il traffico e l'inquinamento. Per quelli poi che ancora ci credono, non influirà sulla presenza dei frintalieri, che sono sempre e comunque chiamato a lavorare dalle aziende che operano in Ticino. Per cui ,una buona volta la si smetta di illudere il cittadino:o ci arrochhiamo in cima al monte con 4 capre , oppure operiamo in maniera intelligente su un territorio ricco di risorse, ma povero di imprenditorialità "politica".

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Concordo

pupazzi 7 anni fa su tio
Anche la propaganda del Consiglio Federale alla TV (che siamo obbligati a finanziare!) è inopportuna.

Gus 7 anni fa su tio
Anche la propaganda fatta dall'EOC sui temi ospedalieri in votazione il 5 giugno è inopportuna
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