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BREGANZONAGiornata mondiale dell’educazione non violenta, un’occasione per ricordare la filosofia dell’ASPI

29.04.16 - 13:52
Giornata mondiale dell’educazione non violenta, un’occasione per ricordare la filosofia dell’ASPI

BREGANZONA - Il 30 aprile ricorre la giornata internazionale dell’educazione non violenta. In questa occasione l’ASPI vuole ribadire la sua filosofia, che poggia sul principio secondo cui ogni bambino e bambina merita rispetto alla pari di ogni adulto; oltre a ciò, ha la necessità e il diritto alla protezione.

In tal senso, il documento di riferimento per eccellenza di ASPI è la Convenzione ONU sui diritti del bambino, e i seguenti principi guidano l’operato dell’ASPI: ogni decisione è basata sul rispetto del bambino (minore) - la partecipazione del bambino - la sua non discriminazione - l’interesse superiore del bambino - il rispetto e lo sviluppo delle sue competenze. Infine, il principio fondamentale di non nuocere.

Bilancio della fondazione - Nel corso del 2015 sono stati coinvolti 6508 bambini nell’insieme dei progetti che la Fondazione ASPI svolge in collaborazione con gli istituti scolastici, ossia “Le parole non dette”, “Sono unico e prezioso!” e “e-www@i!”. Gli adulti che hanno partecipato ai momenti di formazione, che sono parte integrante dei progetti di prevenzione, sono stati 1755.

Negli ultimi anni l’ASPI ha elaborato l’adattamento del percorso “Sono unico e prezioso!” per le persone con disabilità in collaborazione con gli enti attivi nel handicap e nella pedagogia speciale e con il gruppo operativo promosso dal Cantone "Cura e Qualità di Vita negli istituti per invalidi" (GO3). A partire da settembre 2015, è stata inserita con regolarità una mezza giornata settimanale di visita al percorso da parte di classi di scuola speciale. Inoltre, sono state organizzate alcune visite al di fuori dell’orario scolastico da parte di gruppi di adulti inseriti in laboratori e istituti per persone disabili.

Un settore in cui la Fondazione è presente ormai da anni è quello della formazione in ambito sportivo. In collaborazione con l’Ufficio “Gioventù e Sport” viene svolto un modulo sulla prevenzione degli abusi sessuali sui minori e le forme di maltrattamento infantile nel settore sportivo. Questo modulo è inserito nella formazione di base per tutti i futuri monitori nelle diverse discipline sportive e prevede una parte teorica che permette di creare una base di conoscenza e consapevolezza comune sul tema della prevenzione primaria del maltrattamento infantile e le sue differenti forme; e una parte che ha l’obiettivo di trasferire i concetti teorici al contesto sportivo all’interno delle differenti discipline e società sportive. Durante lo scorso anno, hanno partecipato complessivamente 393 persone a questi momenti di formazione.

A questo modulo di base si aggiunge una volta all’anno una giornata intera di formazione sulla prevenzione degli abusi sessuali, aperta a tutti i dirigenti e monitori di società sportive e a società che operano in ambito sportivo.

«In tutti i suoi progetti, la Fondazione ASPI cerca di trasmettere a bambini e adulti il messaggio che l’educazione non violenta è l’unica alternativa alla violenza in generale. Perché la violenza genera violenza. Comprendere e accettare il legame di causalità fra violenza subita e violenza commessa è la condizione sine qua non per costruire una società nella quale ogni essere umano, di ogni età, venga rispettato. È dunque urgente e fondamentale promuovere attivamente la cultura del rispetto del bambino affinché possa vivere un’infanzia felice e diventi un adulto rispettoso» si legge nel comunicato dell’associazione.

 

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