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BELLINZONA - Servono davvero 4 Giudici all'Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi? All'interrogativo posto da Matteo Quadranti il Governo risponde spiegando che il suddetto Ufficio è toccato direttametne dal messaggio riguardante il pacchetto di misure per il riequilibrio delle finanze cantonali.
La misura in questione - sottolinea il Consiglio di Stato - prevede la diminuzione del numero di Giudici dei provvedimenti coercitivi, che passeranno da 4 a 3 (misura auspicata dallo stesso Quadranti).
La suddetta diminuzione, assicura il Governo, non dovrebbe incidere sull'operatività dell'Ufficio in questione.
Nell'ambito dell'attribuzione delle competenze nel contesto dell'esecuzione delle pene, inoltre, il CdS conferma che sono attualmente in corso delle riflessioni in tal senso che saranno ulteriormente approfondite con il nuovo Presidente chell'Ufficio che verrà a breve nominato dal Parlamento.
Questa misura, che consente di ottenere un risparmio di 256mila franchi, si inserisce nella manovra volta a migliorare «lo stato di salute oggi piuttosto precario delle finanze cantonale - conclude il Governo -. Un obiettivo doveroso da raggiungere, in primo luogo per rispetto alle generazioni future, un obiettivo a cui tutti, ad iniziare dalla Istituzioni, sono chiamati a contribuire e alla vui base vi è l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse a disposizione, tesa sempre e comunque a garantire la qualità del servizio reso alla cittadinanza e agli addetti ai lavori».
