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CANTONE / CUBA«Com’è cambiata la mia Avana»

01.05.16 - 15:08
In poco tempo a Cuba il Papa, i Rolling Stones e Obama. L’isola sta cambiando. Federico Jauch, che la conosce molto bene, ci parla di questa trasformazione
Federico Jauch all'Avana nel 2008, assieme ad Alberto Granado, amico del Che e compagno di viaggio in motocicletta, recentemente scomparso
«Com’è cambiata la mia Avana»
In poco tempo a Cuba il Papa, i Rolling Stones e Obama. L’isola sta cambiando. Federico Jauch, che la conosce molto bene, ci parla di questa trasformazione

MORBIO INFERIORE - « Il governo e i cittadini cubani sono aperti a qualsiasi iniziativa e aspettano da sempre la fine di un embargo durissimo e ingiusto». A parlare è Federico Jauch che abita a Bellinzona  e Cuba la conosce molto bene. Oltre ad averci vissuto per motivi di studio è presidente della sezione ticinese dell’ dell’Associazione Svizzera-Cuba. L’ASC, fondata negli anni ‘60 proprio qui in Ticino come sostegno alla rivoluzione e contro l’embargo, si occupa oggi di promozione dello sviluppo nel paese e di fare informazione sulla situazione del paese caraibico.

L’incontro storico tra Barack Obama e Raul Castro è solo uno dei tanti eventi che lasciano presupporre un cambiamento culturale e sociale del paese. Come la visita degli ultimi tre Papi in 20 anni. L’ultima, quella di Papa Francesco coincisa con l’incontro del leader della chiesa ortodossa Kiril che ha segnato il primo contatto degli ultimi mille anni tra i leader di queste religioni. E poi il mega-concerto gratuito dello scorso marzo dei Rolling Stones all’Avana. Proprio l’Avana, e in particolare la sua via storica del Paseo del Prado, simbolo dei tempi pre-rivoluzionari, si sta sempre più spesso proponendo come luogo di incontro e di convergenza di molte attività ludiche e culturali mondiali.

Karl Lagerfeld, lo stilista della Maison francese di Cocò Chanel, presenterà infatti la sua “Collezione Crociera 2016 - 2017” proprio nell’elegante e antica via che separa la vecchia Avana dal centro della città. L’evento è previsto per il prossimo 5 maggio durante il quale 50 modelle della Maison e 50 bellezze locali selezionate sul posto sfileranno due giorni dopo la festa nazionale della rivoluzione.

«Cuba sta cambiando. Ma non tanto il paese in se quanto nel modo di come viene percepito dall’esterno». «L’isola da sempre aspetta che il “Bloqueo” - come vien chiamato l’embargo imposto dagli Stati Uniti - cessi». Fino ad ora i gruppi musicali e gli stilisti hanno dato sempre buca a Cuba per mancanza di interesse nei confronti dell’isola. «La musica rock a Cuba piace dagli anni 80. Il marchio Bennetton è presente nel paese da diversi anni. Eppure queste informazioni vengono sempre passate sottotraccia dai media internazionali, tanto che i musicisti e gli stilisti non si sono mai resi conto di quanto l’isola potrebbe amarli. Anche Chanel ora osa sfidare l’embargo» prosegue Jauch.

L’occidentalizzazione in atto sull’isola sta però causando effetti molto evidenti. Il turismo sta aumentando di anno in anno con tutti gli effetti positivi e negativi che ciò comporta. «Noto ad esempio che è in aumento il fenomeno della prostituzione. Più turisti significa maggiori possibilità di guadagno per le ragazze. Fortunatamente la prostituzione è libera e non è legata alla malavita. Inoltre tra i giovani riscontro uno spiccato atteggiamento consumistico». È la moderna corsa all’oro: scarpe e cellulari, t shirt e orologi sono gli oggetti più desiderati.

 

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COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
Be i grandi nomi e i Vip sono arrivati adesso,ma una moltitudine di putt....ieri nostrani sono da almeno 20anni che hanno scoperto l isola dove sorge il sol del avvenir

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Potrebbe essere il momento di andarci a vedere se si può investire un po di soldi...

mgk 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
So di uno che ha investito.....ma sembra non lo puo piu raccontare

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a mgk
Io invece so di uno che è stato investito...

IlGatto 7 anni fa su tio
L'embargo a Cuba! Un altra trovata del'americanino "leggermente abbronzato " !!

cuba 7 anni fa su tio
L'embargo è la scusa perché il paese va male. Ma è tutto il sistema che non funziona. Dovrebbero togliere l'embargo così dopo non hanno più scuse. Dove inizia il comunismo finisce la logica. Ramon Castro sicuramente non gli interessava il bloqueo, tanto non gli mancava niente.
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