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LUGANO"Sbullo", un'altra edizione positiva

27.04.16 - 13:54
Alla campagna hanno preso parte 26 classi di 5a elementare, per un totale di 505 allievi
(archivio TiPress)
"Sbullo", un'altra edizione positiva
Alla campagna hanno preso parte 26 classi di 5a elementare, per un totale di 505 allievi

VIGANELLO - Si è conclusa con grande soddisfazione da parte della Polizia Comunale della città di Lugano e del Gruppo Visione Giovani della Polizia Cantonale la seconda edizione di "Sbullo", la campagna di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo dedicata ai giovani allievi delle 5e elementari. L'obiettivo primario dell'esperienza didattica era quello di educare i giovani ai valori del rispetto, dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento. Sono state inoltre trattati i temi della violenza, i furti e i danneggiamenti. E infine la consapevolezza dei potenziali rischi che si possono incontrare nei meandri della rete e sui social network.

I bambini stessi come prima linea di difesa - La formazione, svoltasi presso le scuole elementari di Viganello, ha visto la partecipazione di 26 classi di 5a elementare per un totale di 505 allievi. Lo scopo del progetto era proprio quello di motivare i ragazzi ad essere loro stessi la prima linea di difesa contro forme di violenza insensata, preparandoli sul comportamento corretto nel difendersi da situazioni inadeguate.

L'allarme smartphone - I dati emersi durante il biennio di svolgimento del progetto hanno evidenziato come anche tra i giovanissimi dilaghi ormai il fenomeno “Smart Phone”. Da quest’indagine compiuta direttamente in classe è infatti emerso che il 75% dei 505 ragazzi ne era già in possesso. Il dato più interessante però è relativo all’utilizzo e alla frequentazione di social network, blog e internet da parte dei piccoli internauti, che si attesta su circa il 50%.

Bilancio positivo - Dai sondaggi svolti a fine progetto è emerso come le lezioni siano state estremamente apprezzate. Molti insegnanti infatti auspicano una continuazione del progetto e, stando alle parole del direttore Sandro Lanzetti, sperano in un incremento delle ore ad esso dedicato, in modo da poter approfondire un numero maggiore di tematiche. Positivo anche l’impatto della presenza di personale “in divisa” sui ragazzi. Gli insegnanti infatti ritengono che ciò sproni i bambini ad una maggiore attenzione e sensibilità verso il progetto.

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