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CANTONE«Non stupiamoci se migliaia di rifugiati giungono in Europa»

21.04.16 - 17:21
Il Consiglio federale ha deciso di esportare armi in Arabia Saudita, che mira all'egemonia sul Medio Oriente infiammato dai conflitti. Righini: «Come possiamo andare ad aiutarli in casa loro?»
«Non stupiamoci se migliaia di rifugiati giungono in Europa»
Il Consiglio federale ha deciso di esportare armi in Arabia Saudita, che mira all'egemonia sul Medio Oriente infiammato dai conflitti. Righini: «Come possiamo andare ad aiutarli in casa loro?»

BELLINZONA - Mentre nel Medio Oriente dilaniato dalle guerre e dai conflitti si continua a morire e Turchia, Iran e Arabia Saudita si combattono per conquistare l'egemonia sulla regione, il Consiglio federale ha autorizzato ieri l'esportazione di materiale bellico verso i regimi della penisola arabica e nel Medio Oriente quali l'Arabia Saudita e il Bahrein.

Una decisione che ha sorpreso e indignato i socialisti ticinesi che, attraverso una nota, annunciano il loro impegno per «correggere questa decisione», attraverso l'intervento della Consigliera nazionale Marina Carobbio.

In questo contesto conflittuale la Siria è diventata terra di conquista. Nel Paese mediorientale si sta consumando una guerra che ha già causato migliaia di vittime e sofferenze inenarrabili. Sono milioni gli esuli in cerca di rifugio. Un esodo verso la Germania che sta mettendo in serio pericolo le possibilità di rinascita di un Paese dal quale se ne stanno andando molti cervelli preziosi per il rilancio economico della ricostruzione.

E mentre l'Europa che cerca di tamponare il flusso di migranti verso la Germania, scende a patti con il presidente turco Erdogan, che sta conducendo una guerra senza esclusioni di colpi contro il popolo curdo, la Svizzera autorizza l'esportazione di armi per un valore di quasi 180 milioni di franchi verso l'Arabia Saudita, che sta conducendo una guerra sanguinosa contro gli sciiti dello Yemen.

Secondo il presidente Igor Righini, la vendita di armi allo stato teocratico dell'Arabia Saduita, al Bahrein, al Qatar e al Kuwait, alleati degli Stati Uniti nel complicatissimo scacchiere mediorientale, è una contraddizione che non può essere sottaciuto. «Noi non possiamo pretendere di fermare i flussi migratori sostenendo la bontà di andare ad aiutare le popolazioni in casa loro e poi vendere le armi a quei governi che le usano proprio contro la società civile», ha spiegato Righini. «E' risaputo (o comprovato) - si legge nella nota - che questi Stati violano costantemente i criteri della «stabilità regionale», «del rispetto dei diritti dell'uomo» e del rispetto del diritto internazionale». «Il Consiglio federale - aggiunge Righini - ha preso una decisione ignorando i rapporti di Amnesty International. A chi sostiene che questa vendita va a favore dell'occupazione e del PIL svizzero io rispondo che nei Paesi in cui verranno utilizzate queste armi si creerà un danno enorme in termini di vite umane. E come si fa ad andare a colpire gente che chiede soltanto la possibilità di vivere in pace nella propria terra?».

Un'altra domanda che ci si pone riguarda il ruolo della Svizzera che esporta armi ai Paesi amici degli Stati Uniti: «La Confederazione segue la pista occidentale perché si è adeguata alle convenzioni europee della liberalizzazione. Non stupiamoci se migliaia di rifugiati giungono in Europa. I partiti politici che non vogliono rifugiati nel nostro territorio, sono gli stessi che promuovono l’esportazione di materiale bellico in questi paesi».

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COMMENTI
 

Lussy 7 anni fa su tio
Neutralità significa non entrare nei conflitti e non rendere più forte una parte o l'altra. Vendere armi all'AS é altro che neutralità. Trattare con i dittatori criminali di guerra che davanti a noi bellamente bombardano dissidenti o un popolo che vuole la sua indipendenza non permetterà la pace. Non so a chi conviene tutto questo imbroglio, siamo arrivati ad un punto di non ritorno?

miba 7 anni fa su tio
La politica e l'economia dipendono ora dalla finanza (Alì Babà e i 40 ladroni) che pur di far soldi se ne fregiano altamente di tutte le questioni etiche, morali, politiche e via dicendo...

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
La neutralità CH non e' proprio quello che i revisionisti populisti ci vogliono far credere. La Svizzera e' tutt'altro che un paese solo e soletto e fuori da tutto. Non lo e' mai stato e mai lo sarà. In questa circostanza appoggiare i Sauditi e' un decisione sbagliatissima. Ma ai soldi non si dice mai di no...

ugobos 7 anni fa su tio
bravi avanti cosi. ma occhio che prima o poi la ruota gira. poi pero non piangete come i bambini.

mgk 7 anni fa su tio
Ma par piasee in quei paesi ci sara sempre la guerra (un po come nello stivale la mafia) unica possibilita di fermarla e mettere il Gheddafi di turno....o altra soluzione ...TANULA RASA...con una decina di bombe tzar

sedelin 7 anni fa su tio
righini ha ragione da vendere, ma purtroppo è una voce ininfluente. la svizzera neutrale? quando ci sono in ballo soldoni la neutralità va a farsi benedire :-(

Benji78 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Infatti la neutralità non è un valore nazionale... è una circostanza in cui la Svizzera si è venuta a trovare per cause più o meno fortuite e perché era interesse degli altri che lo fosse. Bisogna poi vedere cosa si intende per neutralità. Non è necessario imbracciare personalmente il fucile per prendere parte ai conflitti. Anche la Svizzera, come tutti i paesi occidentali, ha la sua responsabilità per ciò che sta succedendo.

TicineseGinevrino 7 anni fa su tio
Arabia Saudita e Turchia per dirne alcuni, che in modo esplicito aiutano e sostengono i terroristi dell'ISIS. il primo fornendo armi e munizioni, il secondo facendo passare i terroristi tra il suo confine è quello siriano, nell'unica parte di confine, circa 100km, tra Azaz e Jarablus. Pensavo che la mia CH fosse neutrale in ste guerre. Ma purtroppo bisogna pur vendere le armi a qualcuno! Ma la CH ha sbagliato parte! Gli unici che hanno dimostrato di poter sconfiggere l'ISIS sono i Curdi! La gurra per sconfiggere l'ISIS durerà ancora per molto se continuano ad arrivare armi ai loro diretti sostenitori!

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Come ha detto un tale i rifugiati economici si chiamano così perché costano poco ai capitalisti e mo!to al popolo... Continuiamo pure ad alimentare le varie guerre... :-/

ste3990 7 anni fa su tio
Se esportiamo armi, dobbiamo importare rifugiati. Se non esportassimo la guerra, non dovremmo importarla.
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