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AIROLOEcco lo strano viandante che sta affascinando il Ticino

08.04.16 - 14:27
Molti gli avvistamenti e le segnalazioni in merito a un pittoresco personaggio che viaggia in compagnia di una colomba lungo le strade della Svizzera italiana
Foto lettore tio.ch
Ecco lo strano viandante che sta affascinando il Ticino
Molti gli avvistamenti e le segnalazioni in merito a un pittoresco personaggio che viaggia in compagnia di una colomba lungo le strade della Svizzera italiana

AIROLO - Lo si vede circolare a piedi, mentre spinge il suo carrello. La sua casa, in pratica. Una chitarra, qualche vestito, pentole. E una colomba che gli tiene compagnia. Lui si chiama Nahim ed è il pittoresco personaggio che, da qualche settimana, sta percorrendo le strade della Svizzera italiana. «Sostiene di essere un profeta, un uomo che ama la pace e l'amore», racconta una signora di mezza età che lo ha incontrato nelle scorse settimane nella zona di Melide.

Nahim, che non parla ma comunica in forma scritta attraverso un bloc notes, nel frattempo si è spostato nel Sopraceneri. Un lettore di Ticinonline, il leventinese Jonathan Speziale, lo ha incontrato alla stazione di Airolo. «Il primo incontro è avvenuto nella sala d'attesa, e lui era intento a prepararsi un tè con il suo bollitore».

Qualche giorno più tardi, Jonathan nota ancora una volta il "profeta" mentre cammina lungo la strada cantonale tra Airolo e Piotta. «Incuriosito, mi sono accostato con l'auto per chiedere dove fosse diretto. Gli ho posto la domanda in inglese "Where are you going?" E lui, senza parlare e con un sorriso, mi ha indicato il cielo. Così gli ho riposto con un'altra domanda, dicendo: «You're going to Heaven? E lui, sempre senza rivolgermi la parola, ha annuito con il suo bel sorriso».

L'uomo, un signore sulla cinquantina, si guadagnerebbe da vivere suonando in luoghi pubblici e raccogliendo qualche spicciolo. Cortese e pacifico, colpisce per il suo insolito look e per i chilometri che macina ogni giorno con il suo carretto. In molti hanno cercato di parlare con lui. E ogni volta lui ha estratto il suo cartellino, con la scritta in tedesco: «Mi chiamo Nahim e comunico volentieri in forma scritta».

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