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LUGANOEcco l'audio: «Sono il Capoturno e nella regione Lugano comando io»

07.04.16 - 16:59
Ecco tutta la conversazione svoltasi durante il controllo avvenuto domenica sera nella Vedeggio-Cassarate a un tassista milanese e al manager Emi Lo Zio
Ecco l'audio: «Sono il Capoturno e nella regione Lugano comando io»
Ecco tutta la conversazione svoltasi durante il controllo avvenuto domenica sera nella Vedeggio-Cassarate a un tassista milanese e al manager Emi Lo Zio

LUGANO - Abbiamo parlato con S. il tassista milanese protagonista di un controllo di polizia nella Vedeggio-Cassarate domenica sera. È ancora dispiaciuto per l’accaduto, non capisce perché l’agente abbia reagito in quel modo. Inoltre, ci spiega, non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello di venire a cercare clienti a Lugano. «Figurati, non carico neanche a Malpensa perché è distante». Abbiamo anche potuto ascoltare un estratto di 1.17 minuti della registrazione. Dopo un consulto legale preferiamo non pubblicarla, ma ve ne proponiamo la trascrizione. Alcuni passaggi sono risultati incomprensibili, sovrastati dal rumore delle auto che transitavano e dalle ventole di aspirazione della galleria.

«Sono il Capoturno» - Nell’audio, proveniente dalla telecamera di sicurezza del taxi e che di cui vi proponiamo in esclusiva la trascrizione, si sente chiaramente l’agente dire: «Fino a domani mattina sono il Capoturno e nella regione Lugano comando io», non un agente semplice, quindi, ma verosimilmente un graduato. Infatti il Capo turno è chi ha il compito di coordinare tutti gli agenti di una determinata regione nel corso di un turno. «Chiaro? Ok?», aggiunge.

Le scuse - «Io le chiedo scusa», si sente dire a S., ma non funziona. «No, no, non chieda scusa, ormai è tardi», risponde il poliziotto. Poi interviene Emi Lo Zio chiedendo di poter pagare la multa. L’agente, sempre piuttosto agitato continua: «A norma di legge erano 400 franchi, spero che sia il doppio o il triplo, che questo signore va via in croce».

Come Gesù - «Ne è andato uno in croce 2016 anni fa. Adesso nel 2016 lo metterò io in croce». Ancora interviene Emi Lo Zio, cercando di calmare gli animi gli dice: «Ha ragione». E il funzionario concorda: «Non vado mai in dubbio, quando ho ragione, ho ragione».

 

LA CONVERSAZIONE COMPLETA

Poliziotto: Il regolamento di Milano, il regolamento di qua, il regolamento di là… E… mi marchi questo, mi marchi quello. [incomprensibile]. Forse non ha capito, qui detto io… poi se lei è a Milano con la Polizia municipale [incomprensibile] ha la possibilità di dettare le regole lo faccia.

Tassista: Le chiedo scusa, le chiedo scusa

Poliziotto: Fino a domani mattina sono il Capoturno e nella regione Lugano comando io. Chiaro? Ok?

Tassista: Le chiedo scusa, le chiedo scusa.

Poliziotto:  Le ho già detto [incomprensibile]

Tassista: Le chiedo scusa…

Poliziotto: No, no, non chieda scusa, ormai è tardi.

Emi Lo Zio: Posso chiederle una cortesia, se le paghiamo la multa qua adesso?

Poliziotto: Adesso vi tiro fuori l’estratto di legge, a mio modo di vedere erano 400 franchi, io spero che sia il doppio o il triplo, che questo signore va via in croce. Lo dico io: va via in croce. Ne hanno messo uno in croce 2016 anni fa, adesso nel 2016 lo metterò io in croce perché ha trovato [incomprensibile] sbagliato.

Emi Lo Zio: Certo, certo, ha ragione [incomprensibile]. Io sono disposto a pagare [incomprensibile] franchi. Ha ragione.

Poliziotto: Certo che ho ragione, io non vado mai in dubbio, perché quando ho ragione, ho ragione.

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