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CANTONELa parola al pubblico: "RSI azienda di privilegiati"

01.03.16 - 15:44
Lo studio dell’Osservatorio della vita politica regionale di Losanna mostra una RSI che riceve la fiducia di molti utenti, ma con alcune criticità di rilievo
Ti Press
La parola al pubblico: "RSI azienda di privilegiati"
Lo studio dell’Osservatorio della vita politica regionale di Losanna mostra una RSI che riceve la fiducia di molti utenti, ma con alcune criticità di rilievo

COMANO - È stato presentato martedì pomeriggio lo studio dell’Osservatorio della vita politica regionale (OVPR) dell’Università di Losanna che ha analizzato il voto della Svizzera italiana in merito alla modifica della legge sulla radiotelevisione.

CORSI e RSI hanno voluto capire le ragioni del voto popolare del 14 giugno 2015, tramite l'inchiesta di opinione realizzata presso 1790 cittadini di Ticino e Grigioni italiano. Le tendenze emerse si distaccano solo in parte da quelle osservate a livello nazionale: tra gli oppositori alla riforma, nella Svizzera italiana è prevalso l’orientamento secondo cui “non tutti utilizzano la radio e televisione (RTV), quindi non tutti devono pagare”. 

Chi vota a destra ha detto No - La modifica di legge è stata rifiutata principalmente dagli elettori di Lega e UDC, mentre il sostegno è stato moderato tra i votanti vicini a PLR e PPD e netto da chi vota PS e Verdi. «Chi ha meno fiducia nel Consiglio federale e si ritiene meno soddisfatto dall’offerta radio-televisiva della RSI tende a collocarsi fra i contrari della riforma». È emerso inoltre che chi non segue mai né i canali televisivi né i canali radio della RSI ha respinto a larga maggioranza la modifica legislativa (rispettivamente con il 71,7% e il 62,2% di No).

Fiducia nella RSI, ma... - Chi ha risposto all'inchiesta ha espresso fiducia nella RSI, in grado maggiore rispetto al resto della stampa e delle tv e radio private. La percentuale di chi ritiene che i canali tv debbano restare due e quelli radio tre è piuttosto elevata, ma «non mancano elementi di criticità»: due terzi degli intervistati sono del parere che la politica sia spesso presentata in maniera tendenziosa, e che si dia troppo spazio alle notizie internazionali a scapito della realtà locale e che manchi il contatto con la quotidianità ticinese. Quasi un intervistato su due ritiene inoltre che «la RSI dispone di troppe risorse economiche che non sa gestire e sfruttare», mentre il 52,3% degli intervistati si dice abbastanza o molto d’accordo con l’opinione per cui «i giornalisti e in generale i dipendenti della RSI godono di troppi privilegi».

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COMMENTI
 

mgk 8 anni fa su tio
Par mi trop dolaba

vulpus 8 anni fa su tio
La RSI dovr giocoforza recuperare la credibilit persa dinanzi alle altre regioni e alla sede centrale. E questo nella misura finalizzata a continuare a ricevre i lauti finanziamenti, e a mantenere una RSI di lingua italiana , credibile e affidabile. Alcuni dati per non sono mai venuti a conoscenza del pubblico. Pur comprendendo la delicatezza di certe informazioni, ma chi stato licenziato , sicuramente non partito a mani vuote. Per cui un certo vittimismo, ad uso e consumo di chi non sa , stato esercitato.

Braun30 8 anni fa su tio
Una Bugia detta abbastanza frequentemente diventa una verit. Da mesi se non anni un foglio di carnevale settimanale si esprime contro la RSI. Da anni si denunciano situazioni inventate di sana pianta e la gente oramai le prende per buone. Mi domando cosa sia lo scopo finale, magari piantare qualche proprio elemento all'interno della RSI per farsi un poco, solo un pochino, di propaganda.

KilBill65 8 anni fa su tio
Trovo che sia ora di far pulizia alla RSI ma in alto, perch in basso hanno gia' dato!!.....

franco1951 8 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
... e magari mettiamo l te a fare il capo!
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