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CANTONEChe cosa rischia adesso il Ticino che ha detto sì ai negozi aperti

01.03.16 - 12:05
Quarant'anni fa accadde all'Italia: ecco com'è andata poi
tipress
Che cosa rischia adesso il Ticino che ha detto sì ai negozi aperti
Quarant'anni fa accadde all'Italia: ecco com'è andata poi

LUGANO - Sarà il senno di poi a stabilire chi ha torto o ragione: se infine sarà un bene oppure porterà soltanto male. Ed è vero poi che ogni storia è un caso a sé: non è detto che al Canton Ticino vada come andò all'Italia, quando l'idea di prolungare l'orario di apertura dei negozi destava le medesime preoccupazioni e le proteste di cui oggi si è persa memoria. Certo che, all'indomani del sì al referendum, spiccano le prime analogie con quanto accadde tempo fa oltreconfine. Era il 1977 quando l'Italia obbligò i negozi ad aprire e chiudere rispettivamente “non oltre le 9” e “non oltre le 20”, in deroga al limite delle 44 ore settimanali, censurando di fatto orari più o meno standard. "Non posso prevedere quali saranno gli sviluppi in Ticino - osserva il segretario generale della Cgil di Como Alessandro Tarpini - ma tenderei a ricordare agli amici svizzeri come è andata in Italia, dove si è giunti oggi a una totale deregolamentazione".

Consumatori o cittadini? - Nel 1983 fu abolita la chiusura pomeridiana, aprendo la strada all'orario continuato, e nel 1987 venne introdotta l'apertura fino alle 21, quella domenicale e la festiva per alcune tipologie specifiche di negozi. Differenti da quelli che l'articolo 10 della legge votata domenica elenca come passibili di “restare aperti tra le 6 e le 22.30”. Là erano libri, dischi e video soprattutto; qui chioschi, locali che vendono cibo d'asporto, negozi annessi alle stazioni di servizio o esercizi associati a eventi culturali e sportivi. Fatto sta che a segnare la svolta, qui come là, è il punto di vista da cui guardare le attività commerciali. Non più quello di chi ne consente l'esistenza, cioè il lavoratore penalizzato – qualcuno si è lamentato per settimane – nel suo diritto alla vita familiare e sociale; ma quello del consumatore cui fa solo comodo una mezz'ora di tempo ulteriore, dalle 18.30 alle 19 sabato escluso, in cui fare acquisti. "Si tende a considerarsi sempre più consumatori che cittadini. È un problema di tipo culturale-sociologico al quale è complicato opporsi".

Nulla ha potuto neppure la Chiesa - Un cambiamento di mentalità che, partito in sordina, ha portato dritto l'Italia a fare i conti, oggi, col lavoro domenicale e anche notturno. Prima con un decreto legislativo che nel 1998 ha allungato l'orario d'apertura dalle 7 alle 22, con possibilità di deroga alla chiusura festiva concessa previo consulto con le associazioni dei consumatori. Nel 2012 il governo Monti ha infine dato il via alla liberalizzazione totale, fra le rimostranze vane della Chiesa che insisteva per consacrare a Dio e al riposo il giorno di festa e quelle dei sindacati di sinistra schierati in difesa del diritto a trascorrere la domenica in famiglia. "Sarebbe importante riflettere sulle conseguenze materiali che fare acquisti a ogni ora del giorno produce. In Italia, sono state disastrose anzitutto per i lavoratori, donne in particolare, e hanno creato difficoltà familiari gravissime. Alla lunga, questa situazione rischia di diventare un problema sociale".

Niente asilo per i figli: e i piccoli paesi muoiono - Una legge pericolosa, dunque, per il Ticino: "Mi pare che ci si stia avvitando dentro a un percorso che pone i consumi sopra ogni dimensione umana e sociale". Che cosa questo significhi, in Italia è da tempo realtà con cui misurarsi nel quotidiano. "Perché il commercio va in questa direzione, ma i servizi sociali rimangono organizzati come prima. I trasporti pubblici non si adeguano a un orario di lavoro incrementato, gli asili nido sono chiusi la sera e la domenica". Inoltre, "finiscono per essere sconvolti gli equilibri urbani: con un meccanismo commerciale che tende a privilegiare la grande distribuzione, i negozi al dettaglio rischiano di saltare in aria, i piccoli paesi e le aree più decentrate muoiono, con incognite di sopravvivenza per la popolazione anziana". 

Altro che posti di lavoro: cresce pure la disoccupazione - Nessun beneficio neppure dal punto di vista occupazionale, giurano studi e statistiche. Magari sulle prime il numero dei lavoratori incrementa, ma "a processo consolidato, per ogni occupato nella grande distribuzione, dove l'intensità delle vendite è più elevata, se ne perdono altri due. Le conseguenze sono diverse. In Italia stiamo iniziando a confrontarci anche con il problema delle aree commerciali dismesse".

Ma ora l'Italia vuol tornare indietro - Sarà anche per questo che ora si prova a tornare indietro. Oggi un negozio oltreconfine può restare aperto quando e quanto vuole, senza limitazioni territoriali, stagionali o commerciali: ma da mesi ormai la politica discute se davvero non sia il caso di tornare sui propri passi e imporre la chiusura almeno in concomitanza con le dodici festività principali dell'anno. "Questa è stata la proposta iniziale. Nel frattempo si è già scesi a sei giorni". Una controriforma criticata aspramente tanto dalle grandi catene di distribuzione quanto dai consumatori, refrattari a ripristinare una situazione che quattro anni fa appena era normale e oggi appare inadeguata ad esigenze che cambiano.

Il vero pericolo? L'abitudine - Perché il vero danno è il progressivo adattamento a status quo un tempo inconcepibili: una dinamica che potrebbe presto riguardare il Ticino. Il primo passo, in fondo, è già stato compiuto, scritto su un pezzo di carta. I detrattori della legge hanno messo a lungo in guardia: al fabbisogno dei ticinesi bastano gli orari già in vigore. Con una crocetta sulla scheda, il popolo ha mostrato in fondo di non pensarla uguale.

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COMMENTI
 

gabola 8 anni fa su tio
mamma mia,gente che paragona le cassiere ai fornisti o a quelli che lavorano nel sociale,come paragonare il burro alla ferrovia! chi lavora nei sociali malgrado lavori a turni ha degli orari specifici,chi vuole o come ultima spiaggia va a lavorare in fonderia(di cui il ticino ne è pieno) sa benissimo a cosa va incontro,mezz'ora in piu per un negozio vuol dire mezz'ora in piu per le stesse commesse che probabilmente hanno famiglia e a casa dovranno ancora preparare la cena o godersi i propi figli con sicuramente uno stipendio lontano da chi lavora nel sociale!!!

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Quante storie! Ci sono settori che non hanno orari fissi e non hanno giorni di ferie eppure sono sempre aperti vedi ospedali, cinema, stazioni di servizio, aereoporti, ecc... Tanti negozi si lamentano che non vendono dando la colpa escusivamente al cambio, vogliono avere due giorni liberi ed orari fissi, chiudendo magari anche nelle festivita', c'e' da ricordarsi che se l'acquirente trova chiuso va a comperare altrove... Non tutti riescono a comperare o usufruire del servizio nei orari di apertura e desiderano o devono andare dopo il lavoro. Che succederebbe se vi tagliate un dito e trovate il pronto soccorso chiuso?? Quando accetti un lavoro nei servizi sottointeso che vi verra' chiesto se siete d'accordo a lavorare "fuori orario" normale. Chi desidera il fine settimana libero non andra' a lavorare nel settore dei servizi.

gabola 8 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
ho letto tre righe...nel sociale non hanno ferie...poi sono scoppiato a ridere!!!!

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Risposta a gabola
Hai letto?? Sei sicuro?? Non ho mai scritto del sociale, ma se vuoi parlare di sociale, questo settore lavora anche quando tu sei sul gabinetto o quando fai la nanna... nel sociale come scrivi tu, pensano a tutte quelle persone che hanno disagi di qualsiasi entit, aiutano bambini e ragazzi ad uscire dai loro problemi (o dalle gabole), intere famiglie bisognose trovano persone che sono in grado di aiutarli e questo avviene in qualsiasi ora, di giorno come di notte, a Natale come al primo d'agosto, mentre tu guardi i fuochi d'artificio loro stanno aiutando il prossimo!!! Leggi i commenti prima di commentare.

gabola 8 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
grazie per aver cosi ben dettagliato il mio lavoro,e mentre noi facciamo il nostro noto con intetesse che sai benissimo cosa fare nel tuo tempo libero,e se non sai neppure te cosa hai scritto...la parola ospedale secondo me fa anch'esso parte del sociale...ma forse eri concentrato con la gazzetta in seduta!

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Risposta a gabola
Ospedale lo avevo messo nel settore della sanita' ma hai ragione, fa parte della socialita', chiedo perdono... fatto sta' che anche loro si scalpano i ciapett anche di domenica, Natale, ecc che stiano nel sociale e/o nella sanita'... non intendevo offendere il tuo lavoro ma mi pare che tu abbia offeso tutti coloro che lavorano nel sociale... Saluti

gabola 8 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
non era mia intenzoione insultare o denigrare nessun ambito lavorativo,ma se si crede che per mezz'ora in piu al giorno aumentino i posti di lavoro o chi non riusciva a organizzarsi per fare la spesa,non credo cambiera molto,mentre magari per una cassiera con figli puo anche voler dire dipendere da qualcun altro,poi il popolo ha votato e accetto il risultato,poi magari capitera anche a me di fare la spesa alle 18/45 ;)

Cleofe 8 anni fa su tio
NON E' UN "RISCHIO" MA LA VOLONTA' DI UN POPOLO. non vedo proprio dove sta il problema. se non volete fare le commesse, e lavorare il sabato...STUDIATE e diventate CEO della Novartis.

miu19 8 anni fa su tio
... e dire che se si guarda un pochettino fuori da casa nostra ( per esempio: in tutta la Svizzera) i negozi stanno aperti anche fino alle 20 in settimana, tutti i giorni... E riusciamo pure a far storie per mezzora in pi qui in Ticino. Povero, povero Ticino!

Lucky71 8 anni fa su tio
io proporrei una bella iniziativa nazionale: oltre ad estendere gli orari ai negozi li estendiamo anche agli uffici. soprattutto al sabato: banche, comuni, fabbriche ... tutti aperti. Vorreri proprio vedere chi la firma .... quando si toccano gli interessi privati!!!!

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a Lucky71
D'accordissimo. Soprattutto le assicurazioni, le banche, i comuni egli uffici postali! Ha Ha Ha Ha! Ma perch stanno tutti in fissa coi negozi?!?

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a Lucky71
bello vedere come vengono compresi bene i temi :D anche bello vedere come si confonde obbligo con diritto.

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
*perch*

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
Accidenti! Mi mangia la e accentata!!!

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
anche a me .... e non solo a e ma anche la a. Boh !

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Prova : A m no perch ;-) chiss ;-)) Ciambia l'inchiostro ;-))) Ciao "elve"

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Ahahah, a me frega pure la "e" e la "a". Tato cambia PC ;-))

elvetico 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao Tato :-))) oggi il Tio blog ha un problema con gli accenti sulle vocali ma l'impurtant a l che a sa capisum, eh !

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Ciao "elve", se i saresa chescti i problemi da la vita, quanta paas in stu mund ;-))

vulpus 8 anni fa su tio
Catastrofismo(vittimismo) di chi non sa accettare una decisione democratica. Come per le altre consultazioni della domenica scorsa chi non ha ottenuto il consenso del popolo ha iniziato le minacce velate. Ancora oggi si legge una presa di posizione di un certo sig. Robbiani (?) che molto ministeriale, ,visto che il risanamento del Gottardo stato accettato, bisogna adottare il balzello sui posteggi, come se questo fosse un mezzo per diminuire l'inquinamento.

Pesciora 8 anni fa su tio
Quasi quasi mi disiscrivo da tio.ch. Vi credevo pi sopra le parti, sono deluso Quante storie per mezz'ora in pi, quando in molti Paesi gli orari sono molto pi prolungati, anche 24 ore al giorno e 365 giorni all'anno, e non mi sembra una tragedia umanitaria. Almeno la domenica sarebbe utile se si potesse aprire i negozi d'alimentari.

Lucky71 8 anni fa su tio
Risposta a Pesciora
Perche? Hai difficolt a programmare la spesa nell'arco della settimana? .. capirei 3 o 4 giorni di chiusura su 7 ma qui i negozi sono aperti 6 giorni su 7!!! se uno a problemi ad organizzarsi sulla spesa chiss nella vita privata! L'articolo a mio parere sembra intelligente. si vuole rendere conto che la liberizzazione degli orari in Italia non ha portato a nulla o solo svantaggi alla popolazione.

miu19 8 anni fa su tio
Risposta a Lucky71
Prova ad aprire il sito della Migros, e vai a guardare i vari comuni SVIZZERI, gli orari che fanno...

Giggina 8 anni fa su tio
Risposta a Lucky71
430 milioni di svantaggi!!! Poverini!!! http://www.tio.ch/News/Affari/730101/430-milioni-spesi-dai-ticinesi-all-estero

Pesciora 8 anni fa su tio
Risposta a Lucky71
Si per il lavoro e impegni famigliari ho difficolt a organizzare la spesa in settimana. Stupidissimo e offensivo quindi il tuo riferimento alla vita privata, visto che non conosci la situazione.

Meno 8 anni fa su tio
Cavoli! Pensavo che era una lettera di un politico, invece proprio un articolo della redazione! Molto di parte...

Benji78 8 anni fa su tio
Che articolo triste e fazioso. Chi spara numeri e commenti a casaccio ha in mano statistiche e cifre oggettive che possano fotografare la situazione italiana? Se i negozi e i centri commerciali tengono aperto immagino che avranno interesse. Questo non vuol dire assolutamente turni massacranti per i lavoratori, ma pi lavoro per tutti. Conosco diverse persone, soprattutto donne, che fanno le commesse in Italia e hanno normalissimi turni di lavoro. Smettiamola con le idee che in Italia la gente viene frustata per lavorare. Cosa diciamo delle persone che lavorano nella sanit, per le ferrovie, per le strade, nelle forze dell'ordine, nelle fabbriche ecc. ecc. ecc? E il Ticino ancora molto lontano dalla realt d'oltre frontiera.

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a Benji78
Mi replico per non riscrivere, tutto da capo.... Ci sono posti di lavoro che essendo a tutela di TUTTI i cittadini sono obbligati a lavorare durante quello che una volta era il tempo preposto al riposo e solo a costoro dovrebbe essere (Forza di causa maggiore) fatto "Obbligo" (Rimane sempre la scelta di quale professione si vuol fare) di lavorare durante i periodi di riposo e per questo andrebbero BEN RETRIBUITI a rimborso di questo loro "Disagio". Non trovo normale il presupposto sul fatto che dato che alcuni settori VITALI e che proprio per il loro tipo di lavoro sono "Costretti" a lavorare a turni e nei festivi lo si debba estendere anche a TUTTI gli altri settori economici o lo debbano fare per forza, un supermercato aperto 24/24 non serve a NESSUNO se si vuol fare la spesa si va dopo il lavoro e durante la settimana il tempo necessario lo si trova se si vuole, anche perch non solo non produce nuovi posti di lavoro, ma obbliga quelli esistenti a "Produrre di pi". Un forno da fonderia DEVE rimanere attivo 24/24 per funzionare, un ospedale richiede a sua volta un servizio 24/24, un supermercato NO!!!!

Neuronestanco 8 anni fa su tio
abbiamo semplicemente messo la categoria dei venditori in quel grande pentolone di altri lavori in cui tanto si lavora e poco si guadagna... non ci saranno nuovi posti di lavoro semplicemente turni riorganizzati anche se, credo in poco anche in questo. pazienza continuiamo a stringere i denti per tenerci un posto di lavoro continuando a guadagnarci la nostra mezza pagnotta a fine mese

madras 8 anni fa su tio
Ma perche non apriamo le banche dalle 07 alle 22 sabato compreso asili nido, garages e chi pi ne ha ne metta. Perch aprire di pi solo i negozzi !!!

Lele68 8 anni fa su tio
Risposta a madras
giusto. io finisco alle 18.30 e voglio andare in banca... non devo sempre sacrificare le pause per correre in banca in posta in assicurazione.... ecc. tutto aperto!!!

Benji78 8 anni fa su tio
Risposta a madras
Da prolungare di mezz'ora l'apertura ad arrivare alle 22 c' ancora un po'. Gli asili nido non ha senso perch molti genitori sono a casa, o almeno uno dei due, o almeno i nonni. I garage il sabato sono gi aperti, almeno fino alle 12. Gli infermieri, i medici, gli operai in fabbrica, i ferrovieri, le forze dell'ordine, i pompieri, le cameriere e i maitre degli alberghi, i cuochi ecc. ecc. ecc. lavorano gi.

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
Con i Bancomat moderni puoi fare tutte le operazioni che vuoi; figurati che se vai allo sportello ti invitano a far capo a quel marchingegno ;-) Alla faccia del "contatto umano";D

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
Mandare i NONNI o in alternativa Baby sitter (Non come quella di ieri nelle notizie di TIO) in posta e in banca??? Cos non sacrifica nulla.

Roki 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
Per questo hanno inventato i bancomat e la e-finance, in pi al sabato mattina la Posta aperta....

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Probabilmente Lele68 ha l'esigenza di parlare col cassiere!!! Solo che appena entra nella filiale trova un'altro cliente davanti e quindi per non aspettare va al BANCOMAT ;o)) Saluti ;o)

Melek 8 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Non cos. Al Bancomat ti ci porta il cassiere stesso. E fanno lo stesso gli impiegati FFS: con grande sollecitudine spiegano ai clienti che si presentano allo sportello che c' la biglietteria automatica. Quanto all'esigenza di parlare col cassiere, ebbene, contatto umano a parte (che non dispiace) io preferisco ritirare denaro dentro la banca piuttosto che in mezzo alla strada.

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a Thor61
No ma vero quello che dice Melek per premetto che il Bancomat si trova all'interno dell'artio e se vai fuori orario fino a quando non hai finito le operazione non pu accedere nessuno. La mia Banca, quella vicino alla gente che continua a chiudere sedi, quando vado allo sportello perch mi sevono Euro mi dicono "vai al Bancomat" che il cambio migliore ;-(( Se devo cambiare moneta "vai al Bancomat altrimenti hai una commisione del 10%" ;-(( Se devo mettere banconote sul conto "vai al Bancomat e in quattro o cinque operazioni sei a posto" ;-(( La prossima volta chiedo se posso fare pip e voglio vedere se mi dicono di andare al Bancomat ;-)) Saluti ;o)

Tato50 8 anni fa su tio
Risposta a Tato50
TIO, oggi gli accenti li dobbiamo prendere al Bancomat' ;-))))

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a Melek
Nei bancomat dove vado di solito non sono MAI in mezzo alla strada e se anche ci fossero non ne vedo il problema. La realt che oggi si vuole tutto, purch a darlo siano SOLO GLI ALTRI. Se ne ha voglia, legga quanto ho scritto sopra...Thor61 risponde a Benji78

spank77 8 anni fa su tio
Scusate non viviamo oltralpe nel cantone ZH. Non sono aperti TUTTI i negozi dopo le 18:30. Sono aperti le catene come Coop, Migros, Denner per esempio. Fino alle 20.00 non oltre e al sabato fino al 18.00. Penso che prima di trarre conclusioni drammatiche bisognerebbe lasciare chi coinvolto sedersi a tavolino e pianificare dei turni di lavoro (una mamma lavoratrice che inizia alle 8.00 non lavora oltre le 18.00). Un orario di apertura prolungato di 2 ore richiede nuova forza lavoro per forse 4 ore di presenza quindi nuovo posto al 50%. Il negozio apre comunque come sempre e i tempi di lavoro devono essere rispettati e francamente dubito che Coop. Migros Denner non lo facciano ! Vorrei potere leggere in questo Blog delle opinione di chi lavora in questo settore

spank77 8 anni fa su tio
Risposta a spank77
volevo dire NOI viviamo oltralpe...

Lele68 8 anni fa su tio
Risposta a spank77
chi ha detto che una mamma che inizia alle 8 non lavora oltre le 18?? chi ha detto sta cavolaia.... iniziano anche alle sette e finiscono anche alle 19.30. basta dare un ora di pausa pranzo e due pause di 30 minuti circa per caffè e i giochi sono fatti. allungano un po le pause e fai il turno completo!!!

Arpac 8 anni fa su tio
Risposta a spank77
Ecco un commento sensato, grazie. Capisco che la gestione del cambiamento sia cosa ampiamente sottovalutata.. ma per la miseria, qui sembra che vadano a lavorare tutti in una miniera in sud america..

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
e i bambini?

Lele68 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
e i bimbi... chi ha la fortuna del papà che finisce presto sono apposto gli altri si arrangiano... nonni, tate, doposcuola... una bella m.... per cosa?? i ticinesi vanno all'estero per i prezzi non gli orari... non porterà nessun guadagno questa cosa. né in termini di nuovi posti né in termini di guadagno... anzi qua bisognerebbe approfondire ma rischia di essere più costosa che vantaggiosa questa mezz'ora in più. di sicuro comunque svantaggiosa per questi poveri dipendenti che per un misero stipendio fanno turni di m.

castigamatti 8 anni fa su tio
ho votato SI all'apertura dei negozi. Ora spero che il Ticino sia abbastanza intelligente da non ridursi come la vicina penisola...sarebbe triste

Arpac 8 anni fa su tio
Per mentalit e amor del non progresso il Ticino rimarr sempre indietro, convinto di preservare non si s che cosa.. Siamo nel 2016, sveglia.

ZetaCrea 8 anni fa su tio
...oltre alle paghe dimezzare. Verrà introdotto le provigioni sulle vendite togliendo la paga oraria. Sta diventando una prassi ed è anche normale.

spank77 8 anni fa su tio
Risposta a ZetaCrea
Sicuro che Coop Migros Aldi Lidl Denner introducano provigioni sulle vendite...al libero servizio

Lele68 8 anni fa su tio
nessun posto occupato in più. ma soltanto turni massacranti peri venditori... questo sarà il Ticino.

JoZ 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
E chi lavora nella sanit? E chi fa l'informatico con i picchetti? E i pizzaioli e baristi? Tutti fanno turni massacranti... Non siamo pi nell'epoca in cui l'orario di lavoro era dettato dal sole... La societ evolve, le leggi vanno modificate di conseguenza...

Lele68 8 anni fa su tio
Risposta a JoZ
allora tutto aperto. uffici scuole ecc ecc. tutto compreso dove lavori tu!! se lavori o magari studi...

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Ci sono posti di lavoro che essendo a tutela di TUTTI i cittadini sono obbligati a lavorare durante quello che una volta era il tempo preposto al riposo e solo a costoro dovrebbe essere (Forza di causa maggiore) fatto "Obbligo" (Rimane sempre la scelta di quale professione si vuol fare) di lavorare durante i periodi di riposo e per questo andrebbero BEN RETRIBUITI a rimborso di questo loro "Disagio". Non trovo normale il presupposto sul fatto che dato che alcuni settori VITALI e che proprio per il loro tipo di lavoro sono "Costretti" a lavorare a turni e nei festivi lo si debba estendere anche a TUTTI gli altri settori economici o lo debbano fare per forza, un supermercato aperto 24/24 non serve a NESSUNO se si vuol fare la spesa si va dopo il lavoro e durante la settimana il tempo necessario lo si trova se si vuole, anche perch non solo non produce nuovi posti di lavoro, ma obbliga quelli esistenti a "Produrre di pi". Un forno da fonderia DEVE rimanere attivo 24/24 per funzionare, un ospedale richiede a sua volta un servizio 24/24, un supermercato NO!!!!

Lele68 8 anni fa su tio
Risposta a Lele68
aggiungo che chi finisce alle 19 prima delle 19.30 non escono. prima delle 20 non sei a casa. ma al mattino non pensare che si inizia ritardi... la merce arriva alle 6. quindi turni massacranti per uno stipendio misero...
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