«Se ci dividiamo facciamo il gioco degli avversari che non aspettano altro per assestare nuovi colpi»
COMANO - L’Associazione dei Quadri RSI (ADQ) non nasconde la propria preoccupazione per il susseguirsi di episodi, prese di posizione, commenti a quanto sta succedendo in RSI. «Siamo, anzitutto, vicini alle Colleghe e ai Colleghi che si sono visti ridurre il proprio grado di occupazione, modificare la funzione o, peggio, che hanno perso o dovessero perdere il posto di lavoro per ragioni economiche indipendenti dalle loro qualità professionali e dalla loro storia personale», scrivono in un comunicato stampa.
I Quadri si dicono pure «solidali con le Colleghe e i Colleghi che, per il loro ruolo di Quadro, hanno dovuto affrontare momenti particolarmente difficili e con tutti coloro che, per settimane, sono stati oggetto di ripetute, diffamatorie se non calunniose accuse sulla stampa e nei social media».
Solidarietà viene espressa pure nei confronti della Direzione «chiamata dalle difficili contingenze esterne a mettere in atto una serie di misure di risparmio che la RSI non aveva mai conosciuto in quasi un secolo di esistenza».
L’ADQ si dice certa che la Direzione seguirà «con attenzione, umanità e disponibilità le persone toccate, accompagnandole con tutte le misure previste dal piano sociale, che anche il Sindacato ritiene tra i migliori sul mercato». E tuttavia, il Comitato ritiene pure che sia necessario, da parte di tutti gli attori coinvolti, fare «un ulteriore sforzo di dialogo e di mediazione nell’interesse superiore della RSI, della sua immagine pubblica e della sua accettanza, sensibilmente deteriorate dai recenti avvenimenti».
Il Comitato mette in guardia di fronte al pericolo di divisioni interne: «che farebbero unicamente il gioco degli avversari del Servizio pubblico, che non aspettano altro per assestare nuovi, durissimi colpi alla SSR».