Cerca e trova immobili

MONTECENERI175mila franchi per i restauri della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Sigirino

08.02.16 - 10:33
175mila franchi per i restauri della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Sigirino

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha stanziato un sussidio cantonale da 175mila franchi a favore della Parrocchia di Sigirino per la seconda tappa di restauro della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Sigirino (Monteceneri), bene culturale tutelato a livello cantonale dal 2007. «Il Governo» si legge nel comunicato stampa diramato questa mattina «conferma così il sostegno a un’iniziativa volta alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali d’interesse cantonale».

La chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Sigirino, documentata dal 1292, è stata riedificata nel XVI secolo e ampliata nel corso del XVIII secolo per essere riconsacrata nel 1776. Il ricco apparato decorativo è stato eseguito in più tappe a partire dall’inizio dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Degli artefici di queste campagne decorative si conoscono i nomi dei pittori Comerio e Giovanni Canepa, cui spettano rispettivamente i dipinti della cupola (1807) e dei pennacchi (1858) del presbiterio, e di Costantino Somazzi di Bosco Luganese autore dei dipinti sulla volta della navata (1912-14).

Dopo lo svolgimento di una prima tappa di restauro che ha coinvolto l’esterno dell’edificio, il sagrato e l’adiacente ossario negli anni 2010-13 e che è stata sussidiata dal Cantone con un contributo di CHF 161'700.00, questa seconda tappa interessa il restauro dell’interno del monumento. Il concetto d’intervento prevede il mantenimento dell’impianto strutturale settecentesco e dell’apparato decorativo otto-novecentesco. Gli interventi in programma sono principalmente volti alla conservazione e alla valorizzazione del ricco apparato decorativo immobile e mobile e alla sistemazione della zona presbiteriale con l’inserimento di un nuovo arredo liturgico (mensa e ambone) mantenendo l’altare monumentale storico; i lavori permetteranno anche di aggiornare gli impianti tecnici.

I lavori vedranno impegnati diversi operatori del ramo (architetti, ingegneri, restauratori, pittori decoratori e artigiani) e saranno eseguiti sotto la vigilanza dell'Ufficio cantonale dei beni culturali del Dipartimento del territorio e della relativa Commissione. Per una serie di contingenze conservative e logistiche, l’inizio dei lavori ha avuto luogo nel tardo autunno 2015; la conclusione è prevista ancora per il corrente anno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE