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LUGANOIl call-center nel mirino: "Noi pagati 15 franchi all'ora"

24.01.16 - 17:30
La denuncia di Unia: centralinisti sottopagati alla Nuovo Taxi Lugano
Il call-center nel mirino: "Noi pagati 15 franchi all'ora"
La denuncia di Unia: centralinisti sottopagati alla Nuovo Taxi Lugano

LUGANO - Tutte le notti davanti a un telefono che squilla. Ore interminabili, a 15 franchi lordi l'una. Al centralino in via Maraini si lavora così: altrove va anche peggio, con salari che a volte «arrivano anche a 10 franchi l'ora» racconta un addetto ai lavori. A (ri)scoperchiare il vaso di Pandora dei call-center o presunti tali in Ticino è la denuncia di un ex centralinista della Nuovo Taxi Sa di Lugano. Licenziato «per aver chiesto un aumento di salario», l'uomo si è rivolto nei mesi scorsi a Unia vuotando il sacco sulle condizioni salariali all'interno della ditta, che gestisce una sessantina di taxi nel Luganese. Condizioni definite «inaccettabili» dal sindacato..

Carta canta - Le carte del resto parlano chiaro (vedi documento allegato): la paga oraria è di 15 franchi lordi inclusi festivi, ferie e tredicesima; quella stabilita dal contratto normale di lavoro per i call-center, invece, sarebbe di 19.50 franchi minimi. Fatti i conti, in cinque anni fanno oltre 64mila franchi di differenza: soldi che ora il centalinista rivendica, tramite il sindacato. 

"Richiesta eccessiva" - Una richiesta «inaccettabile e comunque sproporzionata» secondo l'azienda. L'amministratore Francesco Maltauro, contattato da tio.ch/20minuti, si difende: «Va fatta una distinzione tra il lavoro di call-center e quello di centralinista. Comunque, rispettiamo il lavoro del sindacato, la cosa è in mano agli avvocati. Vedremo cosa deciderà il giudice».

Segnalati altri abusti - Per Unia, ad ogni modo, quello della Nuovo Taxi non sarebbe un caso isolato. Il sindacato ha infatti raccolto segnalazioni di «pesanti abusi nei confronti delle centraliniste e dei centralinisti» in tutto il settore dei call centers. «Da nostre informazioni questa prassi sarebbe in vigore anche presso diverse altre società attive nei servizi di taxi che sfruttano una centrale operativa telefonica» spiega Matteo Poretti di Unia, che precisa come l’ufficio dell’Ispettorato del lavoro continua a registrare l’esistenza di un forte dumping (40%) nel settore.

 

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