Un dato che, secondo le autorità, è da attribuire anche alla famiglia di esemplari che si è riprodotta in Valle Morobbia
BELLINZONA - Quarantasei. È il numero dei capi di bestiame che il lupo ha predato nel 2015 sul territorio ticinese (l’ultimo episodio dell’anno, come già riferito da 20 minuti/tio.ch, risale all’inizio dello scorso dicembre). Perlopiù si tratta di pecore (35). Sono invece undici le capre. Nell’anno precedente il predatore aveva invece preso di mira soltanto cinque capre. L’aumento che si constata nel confronto tra i due periodi in questione non è comunque, secondo le autorità cantonali, fonte di preoccupazione. “Il numero di predazioni varia di anno in anno” ci spiega infatti Marco Salvioni dell’Ufficio caccia e pesca. “In effetti nel 2014 ce ne sono state molto poche, mentre nel 2015 sono parecchie”. Una differenza che, stando al nostro interlocutore, sarebbe da attribuire anche “alla famiglia di lupi che si è riprodotta in Valle Morobbia ed è rimasta stabile per molto tempo”. Altri esemplari del predatore che giungono nel nostro cantone sono invece “molto mobili e scompaiono dopo poco tempo” assicura Salvioni.
Dalla sua comparsa in Ticino (si parla del gennaio 2001), la presenza minima annuale è compresa – come si evince dall’ultimo rapporto annuale dell’Ufficio caccia e pesca – tra uno e tre esemplari, per un totale accertato di undici individui diversi. “È comunque possibile e probabile che altri individui abbiano soggiornato o siano passati sul nostro territorio in questi anni” si legge nel documento. La maggior parte degli esemplari è risultata infatti presente in una sola occasione. Per quanto riguarda invece le predazioni, fino al 2014 il numero massimo di animali uccisi in un anno era di 31 (si trattava del 2013). La media annuale era invece pari a undici animali.