Tre testimonial d'eccezione per la campagna organizzata da Amnesty International: Hnat Domenichelli, Erik Bernasconi e Andrea Bignasca
LUGANO - “Per molte donne la violenza è pane quotidiano. Io dico NO!”. Un messaggio chiaro, forte, stampato a chiare lettere su un oggetto di uso comune e di larga diffusione: un sacchetto per il pane. Questo è il cuore della campagna organizzata dal gruppo DAISI – Donne Amnesty International della Svizzera Italiana – e Inter-Agire/COMUNDO in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si tiene oggi.
"Pane quotidiano" - “Per molte donne la violenza è pane quotidiano". Per fare in modo che non sia più così, che il pane sia solo l'alimento alla base dell'alimentazione, 33 panetterie della Svizzera italiana hanno aderito all'iniziativa, e distribuiscono i propri prodotti nei sacchetti appositamente creati e recanti lo slogan. "Insieme al pane quotidiano, nelle case della Svizzera Italiana si porterà anche un importante spunto di discussione, informazione e prevenzione", afferma Amnesty International.
A Lugano il gruppo DAISI si è ritrovato alla panetteria e pasticceria Münger di Lugano. Tre i testimonial d'eccezione, tre uomini che condividono il messaggio: l'ex campione di hockey Hnat Domenichelli, il regista cinematografico Erik Bernasconi e il cantautore Andrea Bignasca.
All’azione di sensibilizzazione hanno aderito anche il comune di Coldrerio e il Liceo Cantonale di Mendrisio (grazie al lavoro della Commissione degli Allievi dell’istituto), coinvolti da un artigiano locale che distribuirà agli allievi delle scuole comunali e ai liceali delle trecce di pane infornate per la Giornata. La distribuzione del pane agli studenti avrà luogo anche alla SPAI di Locarno.
Non solo pane, anche rose - Non solo pane, oggi: per ricordare la giornata del 25 novembre saranno anche i “petali” di rose a diffondere il messaggio di solidarietà con le vittime. I "petali" sono quelli delle rose, rivendicate dalle suffragette e dalle operaie all’inizio Novecento: a essi rimanda invece il titolo della nuova creazione del Teatro delle Radici di Cristina Castrillo: "Petali". Un lavoro che esplora la violenza contro le donne nelle sue diverse sfacettature, superando e sfidando i cliché. "Questo per ribadire come il fenomeno riguardi la società tutta intera, Nella quale si insidia ed esprime quotidianamente". Il lavoro, frutto di un’importante collaborazione tra Cristina Castrillo e Amnesty International, nasce dall’incontro con vittime e autori di violenza, come pure agenti di polizia chiamati a intervenire in casi di violenza domestica. L’anteprima, mercoledì 25 novembre alle 20.00 al Teatro del Gatto di Ascona, sarà dedicata a Amnesty International.
Le cifre ticinesi - La violenza contro le donne è una realtà anche in Svizzera, dove in media ogni due settimane una persona, perlopiù donna, viene uccisa tra le mura di casa. In Ticino nel 2014 è stato richiesto l’intervento della polizia 700 volte - mediamente due interventi al giorno - per violenza domestica. Cifre scioccanti che si traducono anche in importanti costi per lo Stato, stimati tra i 164 e i 287 milioni di franchi all’anno.