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CANTONEÈ la bestia selvatica il nuovo incubo di chi guida

19.11.15 - 08:00
Selvaggina in aumento e stagioni ballerine. Per il portavoce del TCS Renato Gazzola si tratta di un mix esplosivo: "Segnaletica troppo scarsa"
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È la bestia selvatica il nuovo incubo di chi guida
Selvaggina in aumento e stagioni ballerine. Per il portavoce del TCS Renato Gazzola si tratta di un mix esplosivo: "Segnaletica troppo scarsa"

MALVAGLIA - È stato un animale selvatico che attraversava la strada a causare l'incidente di Malvaglia, costato recentemente la vita a un giovane della Valle di Blenio? È una delle ipotesi, al momento forse la più accreditata, al vaglio degli inquirenti. Una cosa è certa: la situazione sulle strade della Svizzera italiana è profondamente mutata rispetto al passato. E le bestie selvatiche rappresentano sempre più un pericolo per chi guida. "La selvaggina sul nostro territorio è aumentata - dice Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero -. Se sommiamo questo fattore alla crescente irregolarità delle stagioni si genera un mix esplosivo".

Una nuova era - Le statistiche della Polizia cantonale indicano che nel 2014 gli incidenti stradali con animali coinvolti sono stati 481, di cui 476 con danni materiali e 5 con ferite per l'uomo. Nei primi otto mesi del 2015 sono stati 280. I dati, per ovvie ragioni, non sono precisi. "Eppure mostrano una certa regolarità - spiega Gazzola -. Ci saranno state sicuramente anche situazioni a cui non ha fatto seguito una denuncia. E che pertanto non figurano nella tabella della polizia. Quello che possiamo constatare, anche dalle segnalazioni che ci arrivano, è che da qualche anno è molto più facile trovare selvaggina allo stato brado in regioni come il Mendrisiotto o il Malcantone, oppure nelle valli del Luganese, anche attorno alle zone abitate".

Tutti a basse quote - Caprioli, tassi, volpi, cinghiali. È una Svizzera italiana sempre più selvaggia. "Il problema - riprende Gazzola - si fa sentire soprattutto in inverno, quando a causa delle temperature fredde gli animali scendono a basse quote". Stando ai numeri dell'Ufficio cantonale di caccia e pesca ogni anno in Ticino finiscono sotto le ruote di un'auto un centinaio di cervi e quasi 200 caprioli. A questi vanno aggiunti tutti gli investimenti di animali più piccoli per cui il Cantone non viene chiamato in causa. "Ad attrarre le bestie sulla strada è anche il sale antigelo, ricco di sali minerali".

Prevenzione scarsa - Il portavoce del TCS fa notare come la selvaggina sia comunque ben controllata nella Svizzera italiana da parte delle autorità competenti. "Ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, soprattutto nelle zone di valle o boschive. La gente che guida oggi dovrebbe essere più cauta, soprattutto di sera. D'altra parte constato che in alcune zone del cantone la segnaletica non è sufficiente e non è abbastanza visibile. Ci sono pochi cartelli e non balzano all'occhio. In alcune località grigionesi so che si posizionano dei catarifrangenti ai bordi della strada. Così le bestie vedono le luci delle auto in transito riflesse e si bloccano anziché attraversare la strada in maniera pericolosa".

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