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SONVICO"Quell'autosilo è troppo caro, ecco perché lasciamo l'auto in piazza"

12.10.15 - 06:30
Nuova puntata per il caso delle gomme tagliate. Ma intanto il Municipio fa dietrofront sul parking coperto: "Da gennaio si torna ai vecchi prezzi"
"Quell'autosilo è troppo caro, ecco perché lasciamo l'auto in piazza"
Nuova puntata per il caso delle gomme tagliate. Ma intanto il Municipio fa dietrofront sul parking coperto: "Da gennaio si torna ai vecchi prezzi"

SONVICO - "Altroché saturo. Quell'autosilo è troppo caro. Ecco perché preferiamo mettere l'auto in piazza, anziché parcheggiarla lì". Nuovo capitolo per il caso delle gomme tagliate a Sonvico. La vicenda, sollevata da Ticinonline, denuncia i continui vandalismi sui veicoli posteggiati in Piazza Granda, dove vige il divieto di sosta. "Lascio l'auto lì perché l'autosilo è sempre pieno", aveva detto una signora. Ora la replica di un altro gruppo di cittadini. "Prima una notte in autosilo costava 2 franchi. Ora 8 franchi. È normale lasciare l'auto in piazza a questo punto".

Effetto fusione - Da una parte i vandalismi. Dall'altra la mancanza di spazi per le auto. E un autosilo, oltre che pieno, parecchio caro. Effetto della Grande Lugano? In parte sì. "L'autorità comunale - spiega un residente - ha deciso da qualche mese di adeguare i prezzi dell'autosilo a quelli del centro città di Lugano. Per cui per una notte di sosta è quadruplicato il prezzo. Per lasciare l'auto 24 ore la tariffa supera i 40 franchi. Si può ben capire dunque il motivo per il quale molti optano per il parcheggio selvaggio".

Adeguamento - Proprio a tal proposito Michele Bertini, capo del Dicastero sicurezza e spazio urbano di Lugano, annuncia un importante dietrofront. "Di recente il Municipio ha deciso di tornare al vecchio sistema. Abbiamo ricevuto varie sollecitazioni da parte dei residenti. Effettivamente un autosilo come quello di Sonvico non ha la stessa funzione di un autosilo nel centro di Lugano. Giusto dunque adattare le tariffe".

Territorio variegato - Bertini evidenzia come, in ogni caso, la misura non sarà attuata subito. "Bisogna cambiare di nuovo l'ordinanza. Serve un certo tempo. La situazione tornerà come prima probabilmente da gennaio". E aggiunge: "Questa è l'ennesima dimostrazione di come il territorio della Grande Lugano sia effettivamente parecchio variegato. E di come le necessità e le particolarità delle singole zone siano molto diverse tra loro".

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