Cerca e trova immobili

CANTONEPedinamenti e scatti rubati: un dossier su Zali

28.09.15 - 19:37
La vita privata del Consigliere di Stato messa a setaccio da un gruppo di sedicenti “militanti leghisti”
Foto Fotolia
Pedinamenti e scatti rubati: un dossier su Zali
La vita privata del Consigliere di Stato messa a setaccio da un gruppo di sedicenti “militanti leghisti”

LUGANO - "C’è una guerra dentro la Lega" esordisce Marco*. È un incontro “al buio”: di lui non sappiamo niente, tranne che ha "qualcosa da mostrare" e che si presenta come "membro di un gruppo di simpatizzanti della prima ora" del movimento di via Monte Boglia. Persone "indignate in quanto leghisti ed elettori dalla condotta privata dei nostri rappresentanti" spiega. Il loro obiettivo: raccogliere informazioni sensibili per attivare la macchina del fango. Il bersaglio: l’onorevole Claudio Zali.

Il dossier - Ha con sé un faldone, Marco. Ne estrae copie di alcuni documenti riservati e sensibili riguardanti la vita privata del Consigliere di Stato. Qui si viene al sodo: è per questo che abbiamo voluto incontrarlo. Visioniamo (e fotografiamo) alcuni dei documenti non per pubblicarli, e tanto meno per diffonderne il contenuto, ma per assicurarci della loro esistenza. Anche sull’autenticità e la provenienza ci sono pochi dubbi. Così come certo è che da essi non emerge alcunché di penalmente rilevante. Questioni private. Ma non agli occhi dei militanti anonimi: a quanto si apprende, delle lettere anonime sono già pervenute nei giorni scorsi ad uffici pubblici e allo stesso Zali.

Pedinamenti e scatti rubati - C’è di più. Marco snocciola nomi e indirizzi, particolari della vita privata del Ministro: abitudini, luoghi, orari. Accenna ad appostamenti davanti a casa del Consigliere di Stato, pedinamenti di gruppo. E mostra delle fotografie. Scatti rubati che ritraggono il politico e persone a lui vicine, in momenti privati (ancorché in luoghi pubblici). Il dossieraggio in salsa nostrana è servito. Gli autori: tre o quattro “teste calde” attivatesi negli scorsi mesi, ci risulta. Ma chi ha scattato le fotografie? "Amici" dice Marco. Chi ha procurato le copie dei documenti? La risposta è la stessa.

Il Consigliere di Stato, da noi contattato, si trincera dietro al "no comment".

*nome di fantasia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE