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BELLINZONAAnfetamine e morfina a go-go: occhio a quei medici

31.08.15 - 07:02
Werner Nussbaumer non è l'unico dottore bacchettato dal Dipartimento della sanità. Altri sette professionisti sono sotto osservazione
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Anfetamine e morfina a go-go: occhio a quei medici
Werner Nussbaumer non è l'unico dottore bacchettato dal Dipartimento della sanità. Altri sette professionisti sono sotto osservazione

BELLINZONA - Niente più canapa medica prescritta dal dottor Werner Nussbaumer? Sì, ma non per ordine del Cantone, come riportato dai media in precedenza. L'intimazione, invece, arriva da Berna. Ed è la conseguenza di un altro divieto partito proprio da Bellinzona. Dallo scorso 10 luglio, come apparso sul Foglio Ufficiale, il noto medico di Gravesano si è visto sospendere l'autorizzazione per prescrivere sostanze stupefacenti da parte del Dipartimento della sanità. Ma contrariamente a quanto ipotizzato da molti, il termine stupefacente in questo caso va inteso a 360 gradi. Comprende la morfina e la cocaina. E sostanze psicotrope come le anfetamine, i barbiturici le benzodiazepine.

Esagerazione - Secondo persone informate, Nussbaumer avrebbe esagerato nel prescrivere questo genere di sostanze a pazienti che soffrono di una dipendenza. Sotto sorveglianza, per lo stesso motivo, ci sarebbero anche altri medici operanti nella Svizzera italiana. Nei loro confronti, tuttavia, non sarebbero scattate sanzioni.

Giro di vite - Il giro di vite è strettamente legato alla modifica della Legge federale sugli stupefacenti avvenuta nel 2013. "Da allora - sottolinea il medico cantonale Giorgio Merlani- il medico è chiamato a giustificare in maniera approfondita la prescrizione di determinate sostanze. Noi non facciamo controlli sistematici. Ci basiamo sulla fiducia. Però quando arrivano segnalazioni, interpelliamo il dottore in questione per approfondire".

Nuove direttive - Il medico cantonale evidenzia come anche i farmacisti siano informati sulle nuove direttive. "Non si possono più prescrivere certe sostanze con leggerezza e senza un motivo ben preciso. Ad esempio la morfina può essere prescritta solo a dosi corrette e per indicazioni conosciute".

Pazienti insistenti - Stando a Merlani, il 95% dei medici ticinesi ha capito il messaggio. "E c'è anche chi ha accolto la novità con grande soddisfazione. Perché determinati pazienti hanno il vizio di chiedere con insistenza la prescrizione di certi farmaci. Ora i medici possono rifiutarsi di farlo, appellandosi alla lettera del medico cantonale. Anche alcune casse malati hanno deciso di non più coprire l'assunzione di varie sostanze. Le persone afflitte da grave dipendenza? Stimoliamo una loro presa a carico da parte di specialisti".

Casi ambigui - Tra i medici, tuttavia, c'è anche chi continua a disobbedire. Merlani dà un'occhiata alle statistiche. "Oltre al caso di Gravesano, ci sono state altre 7 situazioni discutibili: 3 nel 2013, 2 nel 2014 e 2 nel 2015. Di solito sono i farmacisti a segnalarci i casi ambigui. C'è un'ottima collaborazione".

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