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Il Governo tranquillizza la popolazione rispondendo a due interrogazioni del deputato leghista Massimiliano Robbiani
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha risposto alle due interrogazioni spedite in maggio e in luglio dal deputato della Lega dei Ticinesi, Massimiliano Robbiani, interenti alla possibilità che in Ticino, visto l'arrivo di migranti dall'Africa, di eventuali casi di scabbia, malattia della pelle provocata da un acaro.
Nel documento di cinque pagine, il Governo Cantonale informa che "l'ultimo caso di scabbia registrato ufficialmente sul territorio all'Ufficio del medico cantonale risale ad agosto 2014 nel Locarnese". Si precisa, in tutti i casi, che "la scabbia non soggiace ad obblighi di segnalazione e quindi a sorveglianza epidemiologica".
Il Consgilio di Stato aggiunge che "non si registra neppure un singolo caso di scabbia tra le persone a contatto più stretto con i richiedenti asilo, quali gaurdie di confine, polizia, medici, agenti di sicurezza privata e altro personale del Centro di registrazione di Chiasso".
Il Governo tranquillizza tutti e afferma che "questi dati attestano che non sussistono rischi reali per la popolazione ticinese. E' quindi auspicabile che non venga suscitato ingiustificato allarmismo e non vengano diffusi timori tra la popolazione, strumentalizzando per di più la scoperta di casi presso i richiedenti asilo.
Nessuna persona, infatti, "è stata ricoverata a causa della scabbia presso l'Ospedale Regionale di Mendrisio". La malattia viene trattata "ambulatorialmente e il ricovero è necessario se vi sono altre patologie".
