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AIROLOMessa del 1° agosto, la pioggia non ha fermato i fedeli

01.08.15 - 13:43
Sono stati circa 400 le persone che hanno raggiunto il passo del San Gottardo per partecipare alla liturgia presieduta dal Vescovo Monsignor Lazzeri
Foto Tipress Carlo Reguzzi
Messa del 1° agosto, la pioggia non ha fermato i fedeli
Sono stati circa 400 le persone che hanno raggiunto il passo del San Gottardo per partecipare alla liturgia presieduta dal Vescovo Monsignor Lazzeri

AIROLO - Con "Gloria a Te, Cristo Gesù", si è aperta la Santa Messa celebrata sul passo del San Gottardo in occasione della festa del 1° agosto.

Sono state circa 400 le persone che, nonostante la nebbia, la pioggia e le temperature autunnali (questa mattina si registravano 9 gradi), hanno raggiunto l'area del Forte dove il Vescovo, Monsignor Valerio Lazzeri, ha presieduto la cerimonia religiosa, secondo la liturgia ambrosiana, accompagnata dai canti dei coristi.

Tra i fedeli presenti da segnalare i quindici intrepidi che sono partiti di buon mattino dal Motto Bartola, attorno alle 7.20, e hanno raggiunto a piedi l'Ospizio del San Gottardo in circa un'ora e mezza di cammino.

Insieme a Monsignor Lazzeri, il suo predecessore Pier Giacomo Grancia e il parroco di Andermatt, padre Marzell Camenzind.

Nella sua omelia, Monsignor Lazzeri ha toccato un tema di grande attualità, ossia l'accoglienza dello straniero. A tal proposito, il Vescovo ha definito i confini "pelle di un'organismo vivente, che danno il senso vero dell'io e del tu, del noi e del voi" ed ha lanciato un appello affinché "non ci si lasci andare alla tentazione di rafforzare l'identità religiosa per contrapporsi agli altri", ricordando che Gesù, al di sopra di tutto e di tutti, "ha vinto la contrapposizione che ci rende sterili".

In occasione della festa nazionale svizzera i Vescovi hanno ricordato le radici cristiane della Svizzera e il dovere del fedele di ricercare sempre la pace in una Svizzera che ha una missione importante, ossia la sua neutralità, "che deve essere accompagnata da uno spirito di solidarietà internazionale, che la preservi dalla trappola del profitto a ogni costo".

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