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BELLINZONAAnziani morti in casa in solitudine: “Il Governo trovi delle soluzioni”

28.07.15 - 08:03
Caverzasio interroga il Consiglio di Stato: "Visto la canicola non si poteva attuare una campagna di sensibilizzazione?"
Tipress
Anziani morti in casa in solitudine: “Il Governo trovi delle soluzioni”
Caverzasio interroga il Consiglio di Stato: "Visto la canicola non si poteva attuare una campagna di sensibilizzazione?"

BELLINZONA - La cronaca di questi giorni è impietosa. 3 anziani sono stati trovati senza vita. In casa, nella solitudine. Su questo tema così attuale - visto che il caldo non sembra dare tregua - e così importante si è chinato il granconsigliere leghista Daniele Caverzasio.

Nell’interrogazione al Governo, firmata pure da Sabrina Aldi, Paolo Sanvido, Michele Guerra, Andrea Zanini, Silvano Bergonzoli, Massimiliano Robbiani, Gianmaria Frapolli, Ivano Lurati, Maruska Ortelli, Amanda Rueckert, Omar Balli, vengono citati i due casi di Chiasso.

“I casi dei due anziani rinvenuti senza vita, il 22 ed il 24 luglio 2015, nei loro rispettivi appartamenti di Chiasso rilanciano il tema dell’assistenza agli anziani che vivono soli al proprio domicilio. Un argomento questo difficile da affrontare e da gestire, malgrado il valido supporto offerto in tal senso, in Canton Ticino, dai Servizi d'assistenza e cura a domicilio d'interesse pubblico, dai Servizi per l'assistenza e cura a domicilio d'interesse privato (OACD) e, non da ultimo, dalle famiglie”.

Caverzasio sottolinea che “purtroppo, il lavoro svolto dai servizi che operano sul territorio cantonale, quale ad esempio il “Servizio anziani soli” dell’Ufficio antenna sociale di Mendrisio (che da 25 anni si occupa, previo accordo con l’anziano solo, di dedicargli una visita mensile), non è sufficiente ad evitare che si verifichino tristi episodi, come quelli poc’anzi citati”.

Il granconsigliere ricorda che “Chiasso, secondo la “Statistica delle città svizzere 2015” risulta essere la terza più “vecchia” della nazione, con il 9% dei residenti che hanno superato i 79 anni di vita”. I leghisti ritengono quindi “opportuno approfondire la situazione relativa in particolare ai servizi d’assistenza e cura a domicilio d’interesse pubblico, nonché valutare possibili miglioramenti da adottare in periodi di canicola”. Per farlo pongono al Consiglio di Stato le seguenti domande:

“Oltre a diramare uno stato d’allerta, vista l'eccezionalità della situazione, non era forse il caso di attuare una vera e propria campagna di sensibilizzazione e prevenzione, magari in collaborazione con i vari enti preposti sul territorio?”

“Non ritiene forse necessario ricorrere a speciali misure preventive da applicarsi in tutto il Cantone in caso di allarme canicola e più in generale durante la stagione estiva, quando i famigliari degli anziani che vivono soli al proprio domicilio sono assenti per le vacanze? Se sì, quali?”

“A tal proposito, non ritiene forse indispensabile, durante questo periodo, effettuare, tramite i Servizi d'assistenza e cura a domicilio d'interesse pubblico (SACD) o eventuali altri servizi in collaborazione con i comuni, verifiche quotidiane, mediante visite al domicilio della persona anziana sola o almeno telefonate, per sincerarsi del suo stato di salute?”

“A Lugano gli agenti di quartiere hanno una lista di persone a rischio da "monitorare". Ritiene il CdS che varrebbe la pena invitare altri comuni ad operare in modo analogo (migliorando la collaborazione tra polizie comunali e dicasteri opere sociali)?”

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