Il Dipartimento delle finanze e dell'economia ha accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale federale
BELLINZONA - Il Tribunale federale ha respinto il ricorso inoltrato dall’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino e dal suo presidente contro l’adozione del Contratto Normale di Lavoro (CNL) per gli impiegati di commercio negli studi legali
Il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) - in un comunicato stampa odierno - “prende atto con soddisfazione di questa sentenza del Tribunale federale che ha tutelato la procedura messa in atto dalla Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone e dal Consiglio di Stato per individuare situazioni di dumping salariale e adottare le necessarie misure correttive.”
Il DFE sottolinea come “il Tribunale federale ha constatato che anche in questa fattispecie Consiglio di Stato e Commissione tripartita hanno agito nel rispetto del quadro normativo vigente. In particolare, il Tribunale federale ha confermato l’esistenza di dumping salariale e ha approvato la decisione di non espletare una procedura conciliativa in ragione dell’alto numero di datori di lavoro coinvolti.”
“Inoltre - conclude il Dipartimento - Mon Repos ha convalidato il ricorso ad un contratto collettivo di lavoro non di obbligatorietà generale per determinare la soglia salariale minima (al disotto della quale il salario è da ritenersi abusivo) e la scelta di considerare nell’inchiesta i valori relativi ai contratti di lavoro conclusi o modificati negli ultimi due anni in quanto tale limitazione ha per scopo la determinazione della presenza di un dumping salariale prima che esso si radichi nell'intero settore.”