Cerca e trova immobili

CANTONESigarette in Italia mai così convenienti: esplode il contrabbando

09.07.15 - 18:34
In Svizzera le Marlboro rosse costano 3 franchi in più che in Italia, colpa del franco forte
Sigarette in Italia mai così convenienti: esplode il contrabbando
In Svizzera le Marlboro rosse costano 3 franchi in più che in Italia, colpa del franco forte

LUGANO - La proposta dell’oncologo sangallese Thomas Cerny di alzare il prezzo delle sigarette a 16 franchi ha fatto discutere. Dal sondaggio di tio.ch si scopre che 8 fumatori su 10 in quel caso andrebbero in Italia ad acquistare le bionde. Ma è già così: fumando un pacchetto al giorno, il turismo delle stecche garantisce un risparmio di oltre 1'000 franchi all’anno.  Se vent’anni fa erano gli italiani che acquistavano le sigarette in Svizzera, il fenomeno è cambiato. Abbiamo analizzato il prezzo delle Marlboro rosse dal 1997 a oggi di qua e di là della frontiera. Il primo sorpasso risale all’anno 2000: in Svizzera il prezzo salì a 4,60 franchi, in Italia costavano allora 5'600 lire, con il cambio del tempo 4,59 franchi. I prezzi, poi, continuarono a essere ballerini, ma senza grandi differenze tra i due paesi. Questo fino al 2010, quando agli aumenti si è sommato il franco forte.

Più di tre franchi a pacchetto – Dal 2010 a oggi il divario non è diventato un baratro. Anzi, con l’abbandono della soglia minima di cambio, quest’anno si è addirittura abbattuta la soglia dei tre franchi di differenza: in Svizzera un pacchetto di Marlboro rosse costa 8,50 franchi, in Italia 5,20 euro, poco meno di 5,50 franchi. Ben più di una soglia psicologica, con un risparmio di 30 franchi a stecca sono molti quelli che già scelgono di comperare le sigarette oltreconfine. Dal sondaggio di tio.ch, già il 15% dei fumatori ammette di fumare sigarette con l’etichetta dei Monopoli di Stato. 

Un caso di contrabbando al giorno – “Sì, abbiamo riscontrato un aumento del contrabbando, quest’anno sono già stati più di 200 casi, si tratta di uno al giorno”, ci spiega Davide Bassi portavoce delle Guardie di confine. “Non solo dall’Italia, ma anche dai paesi dell’est Europa dove la differenza è anche maggiore”. Si tratta perlopiù di contrabbando di poche unità, anche se non manca qualche caso clamoroso: “Almeno una volta al mese fermiamo qualcuno con più di 10 stecche”.

11 franchi a pacchetto? – Se quella dell’oncologo è una provocazione, l’intenzione del Consiglio federale è di portare quanto prima il prezzo a 11 franchi. In questo caso che farebbero i ticinesi? Quattro intervistati su dieci sceglierebbero l’Italia, il 21% passerebbe al tabacco sfuso e il 25% continuerebbe ad acquistare le sigarette in Svizzera. Solo il 14% afferma che proverebbe a smettere.

Il soldo terapeutico – È quindi inutile cercare di toccare i fumatori sul portafogli? Non è detto: nel 2003 si superò la soglia psicologica dei 5 franchi e negli anni successivi ci fu la più netta diminuzione di fumatori.

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE