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LOCARNOIl Guardiano del farro ricomincia dal succo

06.07.15 - 06:10
È finita l’attesa per i fan della cucina bio de “Il Guardiano del Farro”: Nicola Rizzo rilancia la sua filosofia e apre un Bistrot-Coffee shop e juice bar nel cuore di Locarno
Foto Davide Rotondo
Il Guardiano del farro ricomincia dal succo
È finita l’attesa per i fan della cucina bio de “Il Guardiano del Farro”: Nicola Rizzo rilancia la sua filosofia e apre un Bistrot-Coffee shop e juice bar nel cuore di Locarno

LOCARNO - Quando pensava di dare un taglio definitivo alla sua attività in proprio la legge delle attrazioni, come la chiama lui, gli ha servito l’occasione su un piatto d’argento. Così Nicola Rizzo, che tra il 2004 e il 2009 aveva dato vita al ristorante bistrot-bottega biologica "Il Guardiano del Farro", torna a cavalcare la sua filosofia di una ristorazione bio e apre in Città vecchia a Locarno un Bistrot-juice bar soprattutto vegan e vegetarian friendly.

Mancando a suo avviso un’offerta di qualità nel regno dei succhi e dei frullati, il ristoratore ha infatti deciso di sfoderare i suoi estrattori e suoi blender.

“Me l’avessi chiesto un anno fa ti avrei detto che mai più avrei aperto un posto mio, poi…” la casualità della vita ha fatto combaciare i tasselli. “Stavo giusto per decidere che fare con la mia Sagl, che mi ritrovo davanti al ristorante cinese di via borghese: Chiuso”.

Gli è bastata una telefonata per far germogliare un seme lasciato a riposo per quasi dieci anni.

“Ho sempre pensato che un progetto come il mio dovesse nascere in un posto centrale e ho sempre visto in Locarno il luogo ideale dove farlo. A furia di accarezzare l’idea, l’occasione è arrivata”.

Juice bar

Stesso nome, stessa filosofia ma con un progetto più articolato “Il Guardiano del Farro” risorge portando con sé un juice bar che proporrà frullati ed estratti a base di frutta e/o verdura. “Saranno completamente bio e, volendo, preparati per la persona, sia sul momento, sia per un discorso di disintossicazione. Ci sarà infatti la possibilità di seguire delle diete; chi lo desidera, giornalmente, troverà il suo bottiglione di vetro da ritirare. Ci stiamo organizzando per garantire un piccolo servizio a domicilio nei dintorni. Tante le idee… quest’anno sarà un vero work in progress”.

Vegetariano sì ma non per forza

Il Bistrot-Juice bar non viaggerà da solo, a sostenere tutto il progetto ci saranno un B&B, con camere a tema ispirate al mondo degli ortaggi, e il ristorante, il cui menu proporrà spesso un’opzione con carne e pesce: “Sembra quasi un controsenso per la mia filosofia, in realtà lasciare questa possibilità di scelta al cliente diventa un ottimo esercizio mentale perché ti permette di rimanere aperto e non settario. Apparentemente sembra che si voglia accontentare tutti, in realtà la filosofia nostra è un po’ diversa: consideriamo l’essere umano come una persona in cammino, ognuno è sulla sua strada e noi cerchiamo di invogliarlo rispettando i suoi tempi. Magari uno vorrebbe tanto passare al vegetariano ma sente il bisogno di carne, quindi se la vede sul menu entrerà più facilmente, poi magari ordinerà la verdura perché intrigato dal piatto”.

Uno spirito giocoso

Pur sostenendo una dieta vegetariana che ricorre a prodotti esclusivamente bio, Nicola Rizzo ha a cuore il rispetto dei desideri di chi vuole sedersi alla sua tavola. “Ogni persona ha il suo percorso e non voglio imporre nulla a nessuno, le esigenze del cliente vengono prima di tutto. Questo non vuol dire che non si possa osare: i centrifugati con verdura e frutta vi spaventano? Beh ci si può arrivare passando per incroci e scorciatoie come frullati con dentro banane, cioccolata, panna… Così ci si avvicina. È un po’ un terreno di gioco nel quale speriamo di divertirci anche noi, la scommessa è alta ma… che dire? Siamo fiduciosi”.

 

Apertura il 6 luglio. www.gdf.ch

 

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