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CANTONEPrimavera negativa per il turismo ticinese

03.07.15 - 10:31
Da marzo a maggio c'è stato un calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Foto Ti-Press
Primavera negativa per il turismo ticinese
Da marzo a maggio c'è stato un calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

BELLINZONA - È negativo il bilancio del turismo ticinese nel trimestre marzo-maggio: secondo le statistiche provvisorie fornite dall’Ufficio federale di statistica, si sono registrati 28'839 pernottamenti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-5.0%) e sul fronte degli arrivi si è assistito a un calo, attestatosi a 3'354 unità, pari a -1.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Al pari del Ticino, molte regioni turistiche hanno riportato segno negativo sia negli arrivi sia nei pernottamenti, ad eccezione della regione di Lucerna e Lago Quattro Cantoni, Argovia, Basilea e Zurigo, che invece hanno registrato una crescita della domanda.

A livello delle quattro organizzazioni turistiche ticinesi, l'Osservatorio del turismo O-Tur dell'USI rileva come la regione Bellinzona e Alto Ticino abbia segnato il calo maggiore nei pernottamenti, pari a -8%, rispetto allo stesso periodo del 2014, seguito da Lago Maggiore e Valli con un -5.3%, Mendrisiotto e Basso Ceresio con -5% e, infine, Luganese, con -4.1%.

Le strutture a 4 stelle hanno registrato 2'252 pernottamenti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre risulta in calo la domanda nei tre stelle (-3.1%) e nei cinque stelle (-12.2% negli arrivi e -14.6% nei pernottamenti).

Si registra una riduzione della domanda turistica sia tra ospiti svizzeri sia tra turisti stranieri: i primi hanno ridotto le loro presenze del 3.1% (-11'528 unità) e i secondi del 9.6% (-22'953 unità). Molto marcato è il calo dei tedeschi le cui presenze sono diminuite di quasi il 19% mentre per gli italiani si rileva un -10.5%. A fronte di tutto questo si rilevano i segnali positivi che arrivano dai turisti dei Paesi del Golfo (+20.9% di presenze) e della Cina (+6.3% di presenze) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

"A parziale spiegazione dell’andamento negativo di questo trimestre" afferma l'O-Tur "va tenuto conto del forte impatto sul settore turistico dell’abbandono della soglia minima tra l’euro e il franco svizzero, avvenuto a metà gennaio 2015, da parte della Banca Nazionale Svizzera". In generale, dall’inizio dell’anno, la domanda di turismo in Ticino ha visto una riduzione dell’1.4% per quanto riguarda gli arrivi e del 4.4% per quanto riguarda i pernottamenti: si tratta, in valore assoluto, di circa 5'000 e di 31'000 unità in meno rispettivamente negli arrivi e nei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2014.

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