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LUGANOTassa sul sacco, il ricorso c'è

02.07.15 - 20:32
Il capogruppo socialista in consiglio comunale, Martino Rossi: "Se passa si ridiscuterà tutta la politica sui rifiuti"
Tassa sul sacco, il ricorso c'è
Il capogruppo socialista in consiglio comunale, Martino Rossi: "Se passa si ridiscuterà tutta la politica sui rifiuti"

LUGANO - Il fronte rosso-verde passa all'attacco. Martino Rossi lo aveva già annunciato martedì sera a caldo, subito dopo la votazione del consiglio Comunale di Lugano, che aveva avallato il nuovo regolamento riguardante la raccolta dei rifiuti. Con 33 voti favorevoli contro 11 contrari ha vinto l'alleanza Lega-PLR-PPD, che ha optato per una mini tassa di 20-30 centesimi su ogni sacco e l'introduzione di una tassa base. "Non rispetta il principio del "chi inquina paga"", era stato detto dal capogruppo del Partito Socialista in Consiglio comunale. E il ricorso paventato contro il nuovo regolamento è arrivato. Ce lo ha confermato lo stesso Rossi: "E' stato depositato questa mattina".

Una tassa che rispetta la giustizia sociale ? - "Chi inquina paga". Il concetto è chiaro e semplice. A Rossi, però, chiediamo se non è giusto, in rispetto della giustizia sociale, far pagare di più a chi guadagna di più. Introdurre una tassa in base all'imposizione ordinaria non sarebbe più compatibile con le istanze della sinistra rispetto a una tassa che colpisce tutti, indipendentemente dal reddito? "Le politiche ambientali sono neutre - ci spiega Rossi - La tassa sul carburante è uguale per tutti, indipendentemente dal reddito. I proventi vengono poi ridistribuiti a tutta la popolazione. Anche la tassa sull'elettricità non è possibile differenziarla". "Alla tassa sul sacco" - precisa Rossi- che fa parte di questa categoria, "è possibile introdurre parallelamente delle misure per andare incontro ai meno abbienti. Ci sono Comuni che, per esempio, distribuiscono sacchi gratuitamente a coloro che hanno bassi redditi o alle famiglie numerose". Secondo Rossi "è attraverso le politiche sociali che si dovrebbe garantire un reddito sufficiente a tutti per pagare imposte e tasse causali".

Come risolvere il turismo del sacco? - A Rossi però ricordiamo che da quando è comparsa la tassa sul sacco dei rifiuti le cronache svizzere narrano, non così di rado, di persone che si disfano della loro spazzatura nei comuni dove non vige questa tassa o, addirittura, all'estero, come succede a Basilea. Rossi ricorda che, "nell'ottobre del 2009, l'allora granconsigliere Manuele Bertoli aveva presentato un'iniziativa parlamentare in cui proponeva l'introduzione della tassa sul sacco cantonale proprio per risolvere il turismo della spazzatura. Borradori non ha fatto niente. Zali, il 2 luglio di un anno fa, ha risposto positivamente all'iniziativa parlamentare di Bertoli, confermando la necessità di introdurre la tassa causale a tutto il Cantone. La proposta è senza dubbio moderata e più progredita rispetto al regolamento sulla raccolta dei rifiuti approvato dal consiglio comunale a Lugano".

Si può ampliare la possibilità di riciclare ulteriori materie plastiche? - A Rossi, però, facciamo notare che la possibilità di differenziare i rifiuti, e quindi ridurre al minimo il contenuto nei sacchi a pagamento, è ancora limitata. Per quanto riguarda le materie plastiche, per esempio, a Lugano non è possibile differenziare le vaschette del prosciutto, dei biscotti, i bicchierini dello yogurt o addirittura lo spazzolino ed è tutto limitato alla solita bottiglietta di PET. Facciamo notare che in altre realtà estere a noi vicine (Germania in primis), tutto questo si può fare e i rifiuti non riciclabili si riducono al minimo, così come i sacchi della spazzatura su cui gravano tasse onerose. "E' vero, esistono ancora delle lacune - ha dichiarato Rossi - ma riguardano il 10-20% del totale dei rifiuti riciclabili ed è giusto poter ampliare questo ventaglio di scelta. Proprio oggi sono stato all'Ecocentro di Breganzona. Avevo delle bottigliette e delle vaschette della frutta in PET. Ebbene, mi hanno detto che le vaschette dovevano essere gettate tra i rifiuti non riciclabili".

"In tutti i casi - ha concluso Rossi - se il ricorso risulta vincente si riparte da zero. E si ricomincerà a discutere sulla politica dei rifiuti. Anche su quest'ultimo aspetto".

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