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L'Azienda Elettrica Ticinese ha stilato un bilancio dell'annata 2014, che risulta stabile. Circa 8,2 milioni vanno allo Stato
MONTE CARASSO - Il conto annuale 2014 di AET (che include il consolidamento della Società Elettrica Sopracenerina) presenta cifre in linea con quelle dell'esercizio precedente. Il fatturato lordo si è attestato a 1,2 miliardi di franchi, in calo del 2% invece il risultato operativo che ammonta a 50 milioni, mentre l'utile d'esercizio si è assestato a 13 milioni di franchi contro i 12 dell'anno precedente.
L'esercizio 2014 è stato caratterizzato da un ulteriore calo dei prezzi dell'elettricità. "Questo sta mettendo in serie difficoltà l'intero settore idroelettrico nazionale - ha spiegato il Presidente del CdA Giovanni Leonardi -, a queste condizioni di mercato le centrali faticano a coprire i costi di esercizio e a un aumento della produzione non è corrisposto un aumento dei ricavi". Le abbondanti precipitazioni (20% in più rispetto alla media decennale) hanno portato infatti a una produzione di energia che però è stata "svenduta", secondo il responsabile delle finanze Flavio Kurzo.
Per il futuro AET perseguirà una strategia aziendale che, in linea con gli obiettivi del Piano energetico cantonale (PEC), prevede il graduale incremento della produzione di energia rinnovabile sul territorio e la progressiva dimissione delle partecipazioni termiche.
AET effettuerà una distribuzione diretta allo Stato di 8,2 milioni, di cui 3,2 milioni come interessi su capitale in dotazione. Il 2014 di AET è stato caratterizzato dall'acquisizione dell'impianto di Lucendro, dall'entrata dei Comuni nell'azionario di SES e dalla nuova centrale del Ritom.
