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LOCARNOGli ufficiali riuniti a Locarno: "Non bisogna abbassare la guardia"

30.05.15 - 17:09
Gli ufficiali riuniti a Locarno: "Non bisogna abbassare la guardia"

LOCARNO - Si è tenuta oggi a Locarno l'assemblea della Società ticinese degli ufficiali (STU). Vari i temi trattati: sono stati salutati positivamente gli stanziamenti recentemente decisi da Berna per il rinnovo delle infrastrutture militari in Ticino, ma non bisogna abbassare la guardia. "Il futuro riserva infatti molte sfide all’esercito. E non solo alla componente italofona, che deve costantemente riaffermare la propria presenza".

Le maggiori preoccupazioni vengono dal progetto USEs (Ulteriore sviluppo dell’esercito), che la Società svizzera degli ufficiali vede come importante occasione per correggere gli errori della riforma XXI, "ma anche irto di pericoli, se le decisioni politiche non saranno quelle giuste".

Queste considerazioni sono state espresse dal presidente cantonale col Marco Lucchini e dal presidente nazionale br Denis Froidevaux. Quest'ultimo è stato particolarmente critico, e ha indicato come irrinunciabili il budget di 5 miliardi all’anno, un effettivo di base di 100mila uomini (ma con possibilità di rapido incrementi fino a 140mila in caso di necessità), una chiara priorità all’aspetto difesa nell’istruzione, corsi di ripetizione di tre settimane, un servizio civile riconosciuto solo dopo severe verifiche caso per caso e non “facile via d’uscita”, che va assumendo i contorni di una vera “minaccia strategica” per il futuro della milizia.

Per contro, il presidente della SSU guarda con positivo interesse a una maggiore attenzione alle donne, fino all’ipotesi di un obbligo di servizio che includa anche loro.

Lucchini, dal canto suo, ha tracciato un bilancio positivo delle attività STU dell’anno, ricordandone i momenti salienti ed esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto, grazie all’impegno di Circoli e Società d’arma. Non ha dimenticato però una nota amara sul voto negativo sul Gripen, cui ha anche contribuito il “fuoco amico” in provenienza da certi ambienti dell’apparato burocratico-militare.

La giornata ha visto la tradizionale cerimonia di congedo degli ufficiali che terminano il servizio e il saluto ai giovani neo-promossi. Il consigliere di Stato Norman Gobbi ha messo l’accento sulle ricorrenze storiche di quest’anno – Marignano, Morgarten – come occasione per riflettere sui valori che hanno forgiato la nostra identità nazionale. Infine i presenti hanno potuto seguire una conferenza del Generale dei carabinieri Leonardo Leso sull’integrazione fra compiti militari e compiti di polizia nelle operazioni internazionali.

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