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AIROLO La signora dei bratwurst: "Questa incertezza ci fa male"

29.05.15 - 11:32
Da una vita Elena Ramelli gestisce un chiosco in cima al passo del San Gottardo. La sua amarezza per la chiusura della tratta tra Andermatt e Göschenen
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La signora dei bratwurst: "Questa incertezza ci fa male"
Da una vita Elena Ramelli gestisce un chiosco in cima al passo del San Gottardo. La sua amarezza per la chiusura della tratta tra Andermatt e Göschenen

AIROLO - Con il Passo del San Gottardo ha un rapporto profondo. Intimo. All'età di 12 anni andava già lassù a vendere i fiori ai passanti. Oggi Elena Ramelli (70) è conosciuta per essere la signora dei bratwurst. Dietro al suo grill, cucina e serve panini e salsicce. "Vado sul Gottardo da 59 estati", dice. Già. Ma questa sarà un'estate diversa. Perché la chiusura della tratta tra Andermatt e Göschen, a causa di una frana, non fa dormire sonni tranquilli a Elena. "Gli affari potrebbero andare malissimo. Questa incertezza ci fa male".

Simbolo - Una donna vulcanica, che non usa mai mezzi termini e che non ha peli sulla lingua. Con il tempo è diventata un simbolo per chi frequenta il passo. Il suo chiosco, con quella musichetta nostalgica in sottofondo, per molti è un'istituzione. Una tappa obbligata. "Stiamo sul Gottardo per 5 mesi. Quest'anno però potremmo restare senza lavoro per un sacco di settimane. Io ho un dipendente fisso più alcuni studenti che danno una mano. Non è facile".

Rabbia - Sono ore difficile per Elena. "Resto in attesa. Certo, io sono una formica rispetto agli altri. Sul Gottardo rischiano di saltare oltre 30 posti di lavoro, se si considerano i vari servizi. È una situazione paradossale". Poi, se la prende con l'Ufficio federale delle Strade. "La frana è stata individuata di mercoledì. Ma si è deciso di chiudere la strada solo diversi giorni più tardi. A me sembra una presa in giro. Se davvero ci fosse stato quel grande pericolo, bisognava chiudere subito. Noi commercianti ci troviamo appesi a un filo, abbiamo firmato dei contratti per la stagione e potremmo ritrovarci nei guai. Non sappiamo per quanto tempo resterà chiusa la strada. Così non si può pianificare nulla. Vorremmo avere un po' di chiarezza".

Emozione - C'è tanta amarezza nelle parole della 70enne leventinese. "Sto lavorando per non impazzire. Alcune decisioni prese dalle autorità sembrano senza senso. Sono preoccupata, non lo nego". E c'è anche un aspetto emotivo a contraddistinguere lo sfogo di Elena. "Sul Gottardo ho trascorso la mia vita. È lì che ho buttato le ceneri di mio figlio, dopo la sua morte. Ed è lì che probabilmente getteranno le mie. Sto vivendo questi giorni in maniera molto intensa". 

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