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CANTONELavoro nero, alcuni dati e come difendersi

28.05.15 - 16:19
Il DFE presenta informazioni sulla lotta al lavoro nero promossa in Ticino
tipress
Lavoro nero, alcuni dati e come difendersi
Il DFE presenta informazioni sulla lotta al lavoro nero promossa in Ticino

BELLINZONA - La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha pubblicato oggi il proprio “Rapporto sul lavoro nero 2014”, che riassume i dati rilevati a livello federale in questo ambito. Occasione, questa, colta dal DFE per presentare, parallelamente, alcune cifre e informazioni sulla lotta al lavoro nero promossa in Ticino.

Ricordiamo che la “Legge federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro il lavoro nero” (Legge contro il lavoro nero, LLN) è entrata in vigore nel 2008. Quest’ultima ha consentito ai Cantoni di dotarsi di organi di controllo specifici per intensificare la lotta a questo fenomeno nell’ambito delle assicurazioni sociali, degli stranieri e delle imposte alla fonte. La LLN ha permesso di creare una struttura in grado d’integrare vecchi e nuovi attori (collaborazione, coordinamento e scambio delle informazioni), potenziando le possibilità di sanzione e la raccolta di dati.

"Sebbene questa struttura si sia nel frattempo consolidata - scrive il DFE in un comunicato odierno - , vi sono ancora dei margini di miglioramento, in particolare per quanto riguarda le modalità di collaborazione con i partner sociali, lo scambio dei dati e la formazione degli ispettori". Per questo motivo il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) come anche gli altri dipartimenti coinvolti hanno elaborato un progetto di revisione della legislazione federale, in fase di consultazione fino al 1° agosto 2015.

La revisione della Legge dovrebbe permettere di ottimizzare la lotta contro il lavoro nero rafforzando gli strumenti a disposizione della LLN. Gli aspetti più importanti riguardano l’estensione della cerchia di autorità che assistono l’organo di controllo, l’istituzione dell’obbligo reciproco di fornire informazioni tra organo di controllo cantonale e autorità coinvolte e il rafforzamento dell’impianto sanzionatorio.

Ispettori e procedure di controllo – Sin dall’introduzione della LLN, quattro ispettori a tempo pieno si occupano di effettuare i controlli legati al lavoro nero in Ticino. Questo numero corrisponde a una proporzione di 1,2 ispettori ogni 10'000 ditte, rispettivamente 1,9 ispettori ogni 100'000 occupati.

La procedura di controllo di un presunto caso di lavoro nero prende avvio, generalmente, a seguito di una segnalazione che perviene all’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro (USML) quale unità di coordinamento. La segnalazione può essere effettuata da chiunque – persona fisica, azienda, associazione, unità amministrativa, ecc. – abbia il sospetto che un lavoratore e/o un datore di lavoro stiano operando o abbiano operato in nero sul nostro territorio. La verifica della segnalazione viene, quindi, affidata ad un ente di prima istanza, generalmente all’Ufficio dell’ispettorato del lavoro. Se il rapporto d’ispezione conferma gli indizi di lavoro nero, la documentazione e le informazioni raccolte vengono subito messe a disposizione delle autorità interessate, vale a dire le assicurazioni sociali, le autorità fiscali e le autorità competenti in materia di stranieri.

Numero d’interventi, sanzioni e procedure di conteggio – A livello svizzero, si è registrato un aumento dell’11.9% rispetto all’anno precedente dei controlli sulle persone, mentre i controlli sulle aziende sono rimasti praticamente invariati (+ 0.4%).

Come negli anni passati, anche nel 2014 i settori economici sui quali si è focalizzata la maggior parte dei controlli sono stati l’edilizia (principale e accessoria), la ristorazione e il commercio, che insieme hanno rappresentato ca. i due terzi del totale dei controlli.

Per quanto concerne il Ticino, nell’ambito delle assicurazioni sociali, 43 datori di lavoro e 6 lavoratori indipendenti sono stati sanzionati per violazione dell’obbligo di assoggettamento AVS/AI/IPG/AD. D’altro canto, 16 lavoratori dipendenti hanno ricevuto una sanzione per violazione dell’obbligo di annuncio in materia di assicurazione contro gli infortuni, 12 casi di abuso sono stati registrati in materia di disoccupazione e in 2 casi
è stata sanzionata una violazione al diritto degli stranieri.

Tutti questi dati riguardano unicamente gli organi di controllo previsti dalla LLN e non le attività assunte direttamente dalle autorità competenti in materia di assicurazioni sociali, diritto degli stranieri e imposte alla fonte. Sono pure esclusi i dati riguardanti i controlli promossi dagli organi di polizia.

Una lotta a salvaguardia di tutto il tessuto socio-economico – Il lavoro nero sottrae importanti risorse all’economia e sottopone i lavoratori a dei rischi troppo spesso sottovalutati. Questa consapevolezza può e deve fare la differenza nella lotta al lavoro nero. Così come a livello federale, anche a livello cantonale è, dunque, fondamentale sensibilizzare e informare la popolazione riguardo a questo tema e alle sue possibili
ricadute, che toccano tutto il tessuto socio-economico.

Se credete di essere confrontati con una situazione di lavoro nero, potete segnalare il caso sia telefonicamente (al numero 091 814 73 84) sia tramite posta elettronica (all’indirizzo dfe-lavoro.nero@ti.ch).

Inoltre, la pagina web www.ti.ch/lavoro-nero mette a disposizione numerosi documenti utili, riflessioni e informazioni dedicati a questo tema.
Allo stesso indirizzo è possibile anche scaricare, completare e spedire comodamente per via elettronica un apposito formulario di segnalazione.

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