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LUGANOChe tariffe per affittare il teatro del LAC: manifestazioni a rischio?

21.05.15 - 07:06
Quasi 14.000 franchi il costo di una sola serata. Malumore tra gli organizzatori di eventi. E intanto a farne le spese potrebbe essere il pubblico
Foto Davide Rotondo
Che tariffe per affittare il teatro del LAC: manifestazioni a rischio?
Quasi 14.000 franchi il costo di una sola serata. Malumore tra gli organizzatori di eventi. E intanto a farne le spese potrebbe essere il pubblico

LUGANO - Tredicimilanovecento franchi per affittare la sola sala del teatro. È quanto dovrebbe sborsare un privato per organizzare un evento di una sera al nuovo centro Lugano Arte e Cultura (LAC). Il tariffario ufficiale fa storcere il naso a più di una persona. Soprattutto se si considera che, nella città sul Ceresio, nel frattempo è venuta a mancare l’alternativa del Teatro Cittadella. “Le tariffe del LAC - dice Tiziano Gianini, organizzatore di eventi - non sono per niente ragionevoli. Avremo grosse difficoltà”.

Tempi duri - Sembrano prospettarsi tempi duri per gli organizzatori di eventi a Lugano. I 430 posti del Cittadella, a 2.000 franchi a sera, non ci sono più. Per gli spettacoli di media grandezza resta il Palazzo dei Congressi, con 1.100 posti per 5.000 franchi circa al giorno, o anche meno. E il LAC, pensato come valida alternativa al Palacongressi? Per molti forse resterà tabù. “Sono prezzi proibitivi. E mi chiedo come mai siano così alti”, sottolinea Michael Lämmler di Enjoy Group.   

Il paradosso - Una situazione paradossale, se si pensa che il Dicastero attività culturali di Lugano in passato ha sostenuto più volte che il LAC avrebbe favorito le iniziative private, vista la difficoltà del Comune nel riuscire a riempire il teatro su tutto l’arco dell’anno. “Con queste tariffe - evidenzia Gianini - chi organizza eventi farà fatica a rientrare con i costi. Di conseguenza alzerà il prezzo dei biglietti d’entrata. E alla fine il tutto ricadrà anche sul pubblico”. Renato Reichlin, ex direttore di Lugano In Scena, è più cauto. “Le tariffe possono sembrare elevate. E potrebbero anche scoraggiare. Però bisogna vedere, nel dettaglio, cosa comprendono”.  

Livello culturale - Lorenzo Sganzini, direttore del Dicastero attività culturali di Lugano cerca di mettere il campanile al centro del villaggio. “Gli spazi del LAC hanno caratteristiche d’accoglienza ben precise, legate a un determinato livello culturale. Ma soprattutto al LAC garantiamo una serie di servizi complementari che altrove non sono compresi, dalla biglietteria al supporto tecnico. Questo determina delle tariffe in linea con quelle applicate ovunque per sale analoghe. Al Palazzo dei Congressi si riceve lo spazio. Per il resto bisogna arrangiarsi”.    

Qualità - Alla base del tariffario, secondo Sganzini, c’è anche  un criterio qualitativo. Non va dimenticato inoltre che, con i dovuti presupposti, l’organizzatore di un evento può chiedere un sussidio alla Città. “In ogni caso certi spettacoli non sono adatti a un contesto culturale elevato come quello del LAC - ribadisce Sganzini -. È una questione di idoneità. Ed è giusto che alcuni spettacoli vadano in scena al Palazzo dei Congressi. Per il resto, il LAC non può colmare il vuoto lasciato dal Cittadella. Siamo su due livelli completamente diversi”. 

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