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Dentro la "baracca dello sfruttamento"

BELLINZONADentro la "baracca dello sfruttamento"

20.05.15 - 13:54
Ecco come vivevano fino a ieri i lavoratori stagionali in Ticino e oltre Gottardo
Foto Ticinonline Davide Rotondo
Dentro la "baracca dello sfruttamento"
Ecco come vivevano fino a ieri i lavoratori stagionali in Ticino e oltre Gottardo

BELLINZONA - Tre brandine in tre metri per cinque, la stufa a gasolio, le valigie disfatte in un angolo. Tutto è esattamente come all'epoca. Una baracca di legno a grandezza reale, sul modello di quelle in cui vivevano i lavoratori stagionali immigrati in Svizzera (e in Ticino) fino a non molto tempo: è l'installazione inaugurata questa mattina a Bellinzona in Piazza del Sole dal sindacato Unia “per sensibilizzare i ticinesi – spiegano gli organizzatori – su un tema che è quanto mai d’attualità”.

La mostra - parte di un progetto itinerante che ha già toccato Berna, Zurigo e Ginevra - sarà visitabile fino al 24 maggio per poi trasferirsi a Basilea. "Lo statuto dei lavoratori stagionali in Svizzera è stato abolito nel 2002, ma purtroppo se ne è tornato a parlare dopo il voto del 9 febbraio", spiega Giangiorgio Gargantini, di Unia.

"Di recente - prosegue il sindacalista - l'Udc ha proposto la reintroduzione dello statuto nei settori dell'edilizia e dell'agricoltura. Noi siamo assolutamente contrari: sarebbe un disastro in una situazione, quella del mercato del lavoro in Ticino, dove lo sfruttamento continua nelle forme della precarietà e del dumping salariale, anche dopo l'introduzione della libera circolazione. Da qui la necessità di questa mostra" conclude Gargantini.

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